ANAS: parte il nuovo Osservatorio del Traffico. Aumentano flussi di circolazione a novembre (+3.3%)
Armani: “Uno strumento per migliorare la qualità del nostro servizio, potenziare l’Infomobilità e la trasparenza dei dati. Lo studio del traffico consente di programmare al meglio gli interventi di manutenzione e di potenziamento della rete. Elementi statistici utili anche per misurare la ricchezza del Paese”.
Picco di crescita dell’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dei veicoli totali al Sud con +5,2% rispetto allo stesso mese del 2014 – (+3,33% come variazione media nazionale). Ancora maggiore la crescita nel segmento dei mezzi pesanti con un IMR nazionale in aumento del 6,8% con punte di +8,2% in Sardegna. I dati dell’Osservatorio sono rilevati sugli oltre 25.000 km di rete Anas attraverso i sensori di oltre 1.150 sezioni di conteggio con nuovo sistema di monitoraggio
L’Italia si è rimessa in movimento: nel mese di novembre 2015 l’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) del nuovo Osservatorio Traffico Anas rileva un incremento dei flussi di traffico sui circa 25mila chilometri di rete nazionale. I dati raccolti da un complesso e innovativo sistema di sensoristica in grado di registrare i volumi di traffico e le condizioni di circolazione in corrispondenza di oltre 1.150 sezioni di conteggio denominato PANAMA (Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l’Analisi) rivelano che i flussi di traffico nel mese di novembre 2015 sono in aumento rispetto allo stesso mese del 2014 (+3.33%).
“La necessità di potenziare l’Infomobilità e offrire una maggiore trasparenza delle notizie – ha sottolineato il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani – ci ha spinto a dare vita all’Osservatorio del Traffico Anas che, attraverso un team specializzato di ingegneri e di analisti del traffico, cura la realizzazione e la diffusione di bollettini mensili sui flussi e statistiche di traffico sulla rete stradale d’interesse nazionale. Lo studio del traffico fornisce in generale preziose informazioni ai fini della programmazione di interventi di manutenzione e di potenziamento della rete, pertanto abbiamo ritenuto necessario codificarlo, attraverso l’Osservatorio, per ottimizzare la fruibilità dei dati ed al contempo per migliorare la qualità del nostro servizio. L’indice di traffico mensile potrà inoltre essere utile, in affiancamento ad altri strumenti di misurazione statistica, per valutare lo stato di ricchezza del Paese. E’ un impegno ed una sfida – ha concluso Armani – che segna un ulteriore importante cambiamento dell’Azienda”.
A novembre il picco di crescita dell’Indice di Mobilità Rilevata, rispetto ai dati 2014, si è registrato nel sud Italia (+5.2%). Significativo il dato relativo ai flussi di veicoli pesanti, legati al trasporto di merci, che tra novembre 2015 e novembre 2014 rileva un incremento medio dell’IMR su tutta l’Italia del 6,8% e punte dell’8,2% nella regione Sardegna (e mai al di sotto del 5,4% nel resto delle regioni italiane). Contrariamente all’andamento misurato nel 2014 (-5,4% variazione dell’IMR di novembre 2014 rispetto ad ottobre 2014) l’IMR del mese di novembre dell’anno in corso risulta infatti in aumento rispetto al mese di ottobre di 1,24%.
Il picco massimo di traffico giornaliero del mese di novembre si è registrato sull’autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma, venerdì 6 novembre, con 157.604 veicoli totali giornalieri in transito. La stessa arteria lunedì 9 novembre è stata la strada più percorsa da mezzi pesanti con 10.052 passaggi. Record di traffico notturno ancora una volta sul Grande Raccordo Anulare di Roma, dove domenica 1 novembre tra le ore 22:00 e le 6:00 si sono registrati 25.464 veicoli.
L’apertura da parte di Anas del bypass del viadotto Himera in Sicilia sull’Autostrada A19 “Palermo-Catania”, sulla base delle misure dei tempi medi di percorrenza dei 100 km compresi tra il km 10 ed il km 110 della A19, ha mediamente ridotto il tempo di viaggio di circa 25 minuti riportando la velocità media sulla tratta in esame dai 65,1 km/h della situazione successiva al cedimento del viadotto e alla chiusura di un tratto della A19, ai 93,2 km/h in quella attuale. Si nota inoltre una lieve diminuzione delle velocità medie misurate nelle sezioni di rilevamento traffico ai km 54, 92 e 123, evidentemente collegate alla minore necessità di “recuperare” le perdite di tempo collegate alla chiusura del viadotto.
Si segnala un costante aumento del traffico sull’infrastruttura, ed in particolare un incremento del 14% medio dei mezzi pesanti tra la prima e la seconda settimana di apertura del bypass in corrispondenza delle sezioni in avvicinamento al tratto interrotto. Rispetto ai traffici misurati nelle settimane di novembre 2014, prima della chiusura del viadotto, i traffici dell’ultima settimana di novembre 2015 risultano ancora inferiori del 15% relativamente ai veicoli leggeri e del 5% rispetto a quelli pesanti.
Infografiche, dati analitici e sintetici dell’Osservatorio Traffico Anas sono disponibili sul sito Istituzionalewww.stradeanas.it ed aggiornati periodicamente con cadenza mensile.
Il metodo di rilevazione dei dati
Sino al 2010 il conteggio dei veicoli veniva effettuato “a vista” dal personale Anas utilizzando batti colpi meccanici predisposti per poter differenziare i veicoli in classi di appartenenza. I periodi in cui contare i veicoli venivano predeterminati sulla base della significatività statistica delle varie giornate dell’anno i cui risultati, secondo una consolidata metodologia denominata “Formula di Ginevra”, partecipavano alla stima del Traffico Giornaliero Medio (TGM). Tale raccolta dati veniva effettuata, ogni lustro, in corrispondenza di 800 siti di osservazione (piccoli ricoveri prefabbricati), mentre nei rimanenti anni su 400 circa.
A partire dall’anno 2012 la raccolta dei dati sugli oltre 25.000 km di strade Anas è stata garantita attraverso una rete di sensori in grado di registrare i volumi di traffico e le condizioni di circolazione in corrispondenza di oltre 1.150 sezioni di conteggio. Collegato a tale rete è il sistema di monitoraggio denominato PANAMA (Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l’Analisi).
Le informazioni, raccolte attraverso diversi tipi di sensori per il rilevamento del traffico, vengono inviate ogni 5 minuti alla centrale Anas PANAMA, la quale ne cura la verifica, l’archiviazione e l’elaborazione. L’archivio riceve sia i dati sui singoli passaggi (una stringa per ogni veicolo rilevato) sia quelli generati, ovvero aggregati. L’affidabilità delle informazioni acquisite è assicurata da una serie di processi di controllo; in particolare due step automatici garantiscono la consistenza e coerenza del database. Il primo processo ha il fine di evidenziare problemi all’interno del file inviato dalla stazione di rilevamento locale. A valle di tali verifiche eventuali errori di coerenza, impossibili da correggere, rendono il file inutilizzabile e quindi rifiutato dal sistema.
Una volta che i dati vengono caricati nel database, PANAMA esegue il secondo step, costituito da varie procedure per la valutazione dell’affidabilità dei dati aggregati, non eliminandoli, ma classificandoli attraverso un parametro che ne qualifica la coerenza rispetto ad alcune situazioni reali che possono capitare. Tale parametro permette di escludere i dati incerti dai valori che concorrono ai calcoli delle misure desiderate.
La veridicità dei dati acquisiti, ovvero la capacità dei sensori di rilevare la realtà effettivamente in transito nella sezione, viene inoltre valutata dal personale Anas con controlli campionari effettuati attraverso un rilievo a vista. Gli specialisti Anas utilizzano una tecnologia che permette l’acquisizione di video dei veicoli effettivamente in transito sulla sezione con la sovrapposizione simultanea della stringa di dati rilevati dalla centralina locale. Il filmato viene successivamente visualizzato nella sede centrale, fase nella quale si rilevano tutti gli errori sia di conteggio sia di classificazione, e quindi si valuta la bontà del dato restituito in automatico rispetto la realtà su strada.
Dal patrimonio di dati acquisiti in PANAMA ed attraverso gli strumenti elaborativi ad esso legati, nascel’Osservatorio del Traffico Anas che da oggi in poi rilascerà un bollettino mensile Anas sull’analisi dei flussi nazionali.
Le oltre 1.150 sezioni di rilevamento traffico sono distribuite lungo l’intera rete stradale ed autostradale di competenza Anas. Le tecnologie utilizzate sono sostanzialmente due: spire induttive e sensori a microonde, per quanto il sistema riceva attualmente anche i dati di traffico rilevati attraverso il sistema Vergilius per il controllo elettronico della velocità media.
Sono state inoltre implementate ulteriori tecnologie quali pese dinamiche, telecamere per il rilevamento delle merci pericolose e tracciatori bluetooth per il rilevamento dei tempi di percorrenza.
I dati del mese di novembre 2015 sono stati elaborati a partire dalle informazioni di sezione raccolte nel sistema. Innanzi tutto è stata stabilita una scelta delle sezioni da cui estrarre i dati per effettuare le elaborazioni, selezionando quelle localizzate lungo le infrastrutture principali, spesso in affiancamento alla rete autostradale a pedaggio e prossime ai grandi centri urbani. Tale insieme di sezioni è stato poi ulteriormente suddiviso in considerazione delle porzioni di territorio in cui ricadono (Nord, Centro, Sud ed Isole).
La descrizione delle sezioni selezionate è riportata nella mappa iniziale di ogni successivo paragrafo. I dati medi presentati per gli aggregati “territoriali” sono calcolati come medie aritmetiche dei valori disponibili (ovvero rilevati e validati dal sistema) per ciascuna sezione, valori che potrebbero essere definiti “Indice di Mobilità Rilevata (IMR).
I confronti tra diversi periodi sono stati effettuati mediando, come sopra descritto, i valori delle sole sezioni i cui dati risultavano consistenti in entrambi i periodi scelti per il confronto (mese attuale – mese precedente e mese anno in corso – mese anno precedente).