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25 e 26 giugno: i lavoratori del servizio igiene ambientale proclamano due giorni di sciopero

Si è concluso in tarda serata l’incontro tra l’Amministrazione Comunale e i lavoratori impegnati nel servizio di igiene ambientale indetto, con carattere d’urgenza, allo scopo di scongiurare lo sciopero degli operatori ecologici.

Con PEC pervenuta alle 15:17 di oggi 24 giugno, infatti, la RTI che ha in gestione il servizio raccolta rifiuti ha trasmesso una nota delle Segreterie Provinciali CGIL, CISL, UIL con la quale si portava a conoscenza che i suddetti operatori proclamavano l’astensione dal lavoro per martedì 25 e mercoledì 26 giugno.

Nonostante l’incontro chiarificatore e la rassicurazione fornita ai lavoratori sul pagamento delle spettanze del mese di aprile da parte del Comune di Canicattì, lo stato di agitazione non è stato revocato.

Su tale problema l’Amministrazione ha provveduto prontamente ad informare S.E. il Prefetto di Agrigento al fine di informarlo delle avvenute liquidazioni di tutte le spettanze dovute fino al mese di aprile, dell’accordo con le ditte di erogare gli stipendi ai lavoratori entro il 15 di ogni mese e della mancata ricezione, nei tempi e nei modi previsti all’art.10 del Capitolato Speciale d’Appalto, della comunicazione delle date di eventuale sciopero, orari e modalità di esecuzione del servizio minimo.

Si specifica che le spettanze del mese di maggio non può essere, ad oggi, liquidata perché la fatturazione trasmessa non è corredata di alcuni atti propedeutici e indispensabili.

“Comprendiamo i diritti dei lavoratori e le loro ragioni– dichiara il sindaco Di Ventura – ma riteniamo che è indispensabile tutelare il diritto dei cittadini al decoro e alla salubrità dell’ambiente. Nonostante il costante impegno a risolvere gli imprevisti che quotidianamente siamo costretti ad affrontare appaiono evidenti varie inadempienze delle Ditte, per alcune delle quali si sta procedendo ad attivare le dovute sanzioni. E’ inaccettabile che alcune di queste mancanze da parte della RTI, vadano a ledere i diritti dei lavoratori e alla dovuta retribuzione ”.

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