L’Associazione siciliana della stampa – sezione di Agrigento – stigmatizza e
condanna la grave discriminazione di cui è rimasta vittima una collega in occasione
della recente inaugurazione del complesso parrocchiale Gesù Maestro di Racalmuto.
Alla cronista, collaboratrice delle testate giornalistiche Grandangolo e Q uotidiano
di Sicilia, è stato infatti impedito l’accesso all’interno della chiesa perché, come le è stato
detto all’ingresso, “non in lista”. Peccato che nessuno avesse avvertito i giornalisti che
per potere svolgere il proprio mestiere liberamente e compi utamente e poter dare notizia
di quanto stava per avvenire fosse necessario prenotarsi per potere acc edere all’interno
della chiesa. Un comportamento, da parte degli organizzatori, inaccettabile e
ingiustificabile, anche alla luce delle recenti disposizion i anti Covid. A tal riguardo non
si comprende il perché la limitazione dei posti, necessaria a garantire il distanziamento
sociale, debba discriminare i giornalisti e invece non costituisca un problema per tutti gli
altri, autorità (con mogli e mariti) com prese. Il diritto di cronaca è sacrosanto e nessuno
può impedire a un giornalista di raccontare ai suoi lettori un fatto. E di farlo di presenza
– non attraverso piattaforme social – per cogliere e codificare quanto avviene in quel
preciso momento e raccon tarlo ai propri lettori.
La segreteria provinciale di Assostampa invierà una lettera all’arcivescovo
Montenegro, al coadiutore Damiano e al direttore del Centro per la Comunicazione della
diocesi per metterli a conoscenza di quanto avvenuto e fare in modo che comportamenti
del genere non abbiano più a verificarsi.