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Aragona: Si è svolto ieri sera il concerto dal titolo “Le Sette parole di Cristo in croce”

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Si è svolto martedì, 15 Aprile scorso, presso la Chiesa BMV del Carmelo, “Le Ultime Sette Parole di Gesù sulla croce”, a cura del coro “Mons. Cucchiara” diretti dal maestro d’orchestra, Franco Rizzo e all’organo, Rosario Pendolino. Oltre alle “Ultime Sette Parole di Gesù sulla croce”. Le Sette parole di Cristo in croce (Septem verba Domini Jesu Christi) sono l’insieme delle parole che Gesù pronunciò sulla croce raccolte in altrettante frasi presenti nei racconti della Passione dei quattro Vangeli. Esse costituiscono il testo delle composizioni musicali denominati Summa Passionis (contenenti cioè una sintesi dei quattro vangeli). Tali composizioni non sono riconducibili al genere Passio (monofoniche o polifoniche, in latino o in lingua volgare); infatti il modello che si diffuse maggiormente, in area sia Cattolica che Protestante, sembra essere quello della Passione Longueval, che conteneva tutte le Sette Parole musicate in polifonia. Queste le Sette Parole:

Pater, remitte illis, quia nesciunt quid faciunt Padre, perdona loro, poiché non sanno quello che fanno Lc 23,34
Amen dico tibi: hodie mecum eris in paradiso In verità, ti dico, oggi tu sarai con me in paradiso Lc 23,43
Mulier, ecce filius tuus. Fili, ecce mater tua Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre Gv 19,26
Eli, Eli, lema sabacthani Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Mt 27,46; Mc 15,34
Sitio Ho sete Gv 19,28
Consummatum est Tutto è compiuto Gv 19,30
Pater, in manus tuas commendo spiritum meum Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito Lc 23,46

Nel corso del XVI secolo questo specifico momento della Passione finì per diventare musicalmente autonomo. Tecnicamente non era un Passio e nemmeno era simile al nascente oratorio; in forza dell’uso liturgico particolare, le Sette Ultime Parole evolvettero come genere ancora più specifico. Inoltre, la peculiarità sinottica del testo consentì ai librettisti di avvalersi anche di fonti extra-bibliche e ai compositori di inserire nelle loro partiture melodie più espressive. Il genere Sette Parole, per quantità di produzione, è assai inferiore al genere Passio nei secoli XVI e XVII, mentre divenne di grande interesse a partire dalla fine del Settecento e soprattutto nel Novecento e ai giorni nostri. Alla fine, il coro, hanno reso omaggio ai presenti, il canto funebre “Vere Filius” scritto dall’aragonese, Eugenio Di Stefano, coinvolgendo cantando tutti i fedeli.


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