Agrigento, Comuni, Cronaca

Agrigento: Ancora Problemi con il servizio di igiene urbana

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Palermo - Rifiuti (1)“Il caos che si sta verificando nella gestione del servizio di igiene urbana nel Comune di Agrigento era ampiamente prevedibile e la Giunta Firetto non può che assumersi la piena responsabilità del disagio che sta causando ai cittadini e ai lavoratori. Non è assolutamente sufficiente dichiarare che il bando era stato predisposto dalla precedente gestione commissariale, e scaricare su di essa le responsabilità della inadeguatezza del servizio che si andrà a rendere ai propri concittadini. La responsabilità politica di dare continuità ad un progetto  che non attua processi virtuosi nella gestione dei rifiuti e determina il licenziamento di 29 lavoratori, non può che attribuirsi a questa Amministrazione. Non e’ tollerabile invece, il ricorso a strumenti che alimentano il conflitto, con dichiarazioni qualunquiste che puntano a screditare i lavoratori agli occhi della collettività.” – Scrive il SEGRETARIO  GENERALE PROVINVIALE della CGIL, Alfonso Buscemi – “Piuttosto che cercare il confronto per trovare la soluzione più idonea per garantire un servizio efficiente in linea con le disposizioni vigenti, che punti a raggiungere livelli adeguati di raccolta differenziata, ci si trincera sulle proprie posizioni e si sceglie la strada di continuare a gettare paglia sul fuoco, nella speranza di trovare sostegno parlando alla pancia dei cittadini. La protesta che i lavoratori stanno portando avanti è il risultato di una politica che rifiuta di assumersi le proprie responsabilità e offre, come al solito, l’opportunità di una soluzione futura là da venire. Restiamo inermi di fronte a questa protesta che non riusciamo neanche noi a governare per chi vede davanti a se una prospettiva nera fatta di precarietà e disoccupazione. Chiediamo comunque ai lavoratori di fare ogni sforzo, con grande senso di responsabilità,  per evitare che questa protesta abbia conseguenze per cittadini agrigentini, e di farla rientrare nei giusti ambiti. Alle Istituzioni, ed in primo luogo al Sindaco di Agrigento e a S.E. il Prefetto lanciamo un grido d’allarme e chiediamo un impegno affinché, al di là dei tecnicismi giuridici, si riapra il confronto volto a trovare le soluzioni più idonee alla ricomposizione di questa vertenza”.

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