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ARAGONA: Amministrazione comunale insensibile alle pulizie dello stadio ci pensano i dirigenti, i tecnici e i calciatori dell’Aragona calcio

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ARAGONA CALCIO - I CALCIATORI PULISCONO L'INGRESSO DELLO STADIO

Una vittoria, che calcisticamente equivale ad una sconfitta in casa, quella del sindaco Salvatore Parello e l’assessore allo sport Giuseppe Attardo. Non tenere lo stadio pulito e funzionale non fa certo onore ad una amministrazione, che invece dovrebbe mettersi accanto alle società sportive per incentivare lo sport, vero valore di vita dei ragazzi ormai travolti nel vortice dell’alcool, del fumo e di una delinquenza sempre più galoppante. In campo… per ovviare, alla disattenzione o meglio al disinteresse dell’amministrazione comunale verso una struttura di sua proprietà, sono scesi i giocatori, i dirigenti e i tecnici dell’Aragona calcio. A vincere il match sono stati proprio loro, che per rimediare alla figuraccia, che tutta la città di Aragona avrebbe fatto domenica scorsa nei confronti degli ospiti dell’Atletico Caltanissetta hanno provveduto da cima a fondo alla pulizia dello stadio. Il lavoro è stato molto complesso in quanto la situazione igienico sanitaria specie negli spogliatoi era drammatica. “All’insensibilità e alla distrazione di sindaco e assessore allo sport abbiamo risposto con i fatti – dicono in coro i dirigenti e i calciatori biancazzurri – è dalla fine di luglio che viviamo una situazione al limite della decenza. Ci siamo resi conto che per non fare la stessa figuraccia fatta con il Casteltermini dovevamo sbracciarci e lo abbiamo fatto, ma questo non potremo farlo per tutto il campionato. Noi facciamo volontariato e ci rimettiamo tempo e denaro, l’amministrazione deve dare il suo contributo perché il nostro obiettivo, che abbiamo sempre raggiunto, è quello di togliere i ragazzi aragonesi dalle strade e dai vizi del secolo quali alcool, fumo e delinquenza comune”. Tra tutte le difficoltà, che il comune potrebbe avere, non crediamo che non possa destinare una delle tante risorse a disposizione per salvaguardare una struttura, che se viene abbandonata come negli ultimi due anni rischia seriamente di cadere a pezzi. Su questo crediamo che nessuno possa arrogarsi, dal sindaco all’ultimo cittadino aragonese, lo stadio ha bisogno di pulizia e manutenzione ed è compito dell’ente proprietario provvedere. Le società sportive che operano sul territorio non sono a scopo di lucro e hanno un obiettivo ben preciso, quello di lavorare per il bene dei ragazzi aragonesi. Se l’amministrazione comunale non ha ancora compreso questo significa che non crede nello sport e nel suo valore. Cambiare rotta è possibile altrimenti la nave andrà alla deriva e poi quando affonderà non sarà più possibile salvare il salvabile.

di Tonino Butera

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