Cronaca, Province

VIADOTTO HIMERA: Aperta al traffico la bretella per superare il tratto interrotto sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”

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16-11-2015 - Anas - Viadotto Himera (1)E’ stata aperta al traffico la bretella stradale per superare il tratto del viadotto Himera sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”, danneggiato lo scorso 10 aprile da un movimento franoso. L’opera è stata presentata, presso la Prefettura di Palermo, in diretta video dall’area del viadotto Himera, dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e il Commissario delegato per l’emergenza Himera,Marco Guardabassi.

Il nuovo collegamento provvisorio, realizzato da Anas in qualità di soggetto attuatore degli interventi urgenti di protezione civile per il superamento dell’emergenza di viabilità sulla A19, è lungo complessivamente 2 km e comprende l’adeguamento della viabilità esistente, tra cui la Strada Provinciale 24, dallo svincolo di Scillato sino al viadotto, e la costruzione di una nuova rampa di accesso all’autostrada. La bretella consentirà di ripristinare il collegamento tra Palermo e Catania lungo il percorso provvisorio più breve e con caratteristiche adeguate al traffico autostradale, quindi anche dei mezzi pesanti, senza limitazioni di sagoma e portata,riducendo a 10 minuti i maggiori tempi di percorrenza dell’itinerario autostradale, rispetto ai 45-50 minuti attuali del percorso alternativo.

I lavori sono stati avviati il 7 agosto scorso, per un importo globale di 5,7 milioni di euro. Il cronoprogramma, che prevedeva la realizzazione dell’opera in tre mesi, è stato rispettato. Nei cantieri le due imprese (“Truscelli” per i lavori di adeguamento della Bretella e dello Svincolo) e(“Gecob” per i lavori di costruzione della rampa), hanno impiegato complessivamente 40 operai,34 mezzi di cantiere (escavatori, trivelle, ruspe, gru, etc..), ed hanno utilizzato 2.400 mc di calcestruzzo, 5.300 mc di conglomerati bituminosi e circa 750 tonnellate di acciaio.

L’impresa Mazzei, attualmente impegnata nei lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto Himera, fino ad oggi ha impiegato 20 operai, 18 mezzi di cantiere, 1.600 mc di calcestruzzo e 350 tonnellate di acciaio.

Subito dopo il movimento franoso dello scorso 10 aprile, che ha provocato gravi danni al viadotto Himera, è stato immediatamente attivato un sistema di monitoraggio finalizzato al controllo di eventuali spostamenti degli impalcati e del fronte di frana. Attualmente è in esercizio un sistema di monitoraggio integrato topografico e geotecnico, basato su una stazione totale robotizzata di alta precisione per il controllo topografico di prismi riflettenti fissati sui cordoli degli impalcati e strumentazione geotecnica per le letture di 9 inclinometri e 9 piezometri a tubo aperto.

Il controllo topografico è in corso di ulteriore implementazione con l’installazione di altre 2 stazioni totali robotizzate di alta precisione.

Infine sono in corso di affidamento un monitoraggio geomorfologico con interferometri radar terrestri, un’estensione del monitoraggio geotecnico che prevede ulteriori 22 perforazioni sui versanti e una piattaforma informatica Web per la lettura delle strumentazioni (Stazioni robotizzate, Interferometri Radar Terrestri, Inclinometri e Piezometri) e verifica in tempo reale delle mappe interattive con posizione delle strumentazione e mappe di spostamento. Il sistema di monitoraggio integrato servirà al controllo della bretella provvisoria e dei versanti su questa prospicienti durante il suo esercizio.

Nel frattempo è partita il 10 ottobre scorso la demolizione delle sei campate del viadotto direzione Catania danneggiate dalla frana, per un importo di 2,3 milioni di euro. Le operazioni di demolizione saranno completate entro dicembre.

Il 2 dicembre saranno avviate le procedure di autorizzazione ambientale del progetto di ripristino definitivo dell’autostrada. Il nuovo tratto di viadotto Himera sarà in acciaio, con tre campate di grande luce per uno sviluppo complessivo di 270 metri. La campata centrale di luce 130 metri consentirà di scavalcare tutta la parte centrale del corpo di frana, mentre le due pile e le relative fondazioni, posizionate ai margini della frana, saranno dimensionate per resistere al complesso quadro geomorfologico esistente sui versanti. Il progetto esecutivo sarà ultimato entro il giugno 2016 per il successivo appalto dei lavori, della durata di 18 mesi. Entro la primavera del 2018 il tratto autostradale sarà nuovamente disponibile a due corsie per senso di marcia, senza interruzioni.

L’intervento è compreso nell’ambito del piano di riqualificazione da 842 milioni di euro dell’intera A19.

 “L’apertura della bretella dell’A19 è una risposta  trasparente ed efficiente del Governo e delle amministrazioni regionali e locali alla comunità della Sicilia, intervenendo su lacune di decenni – dichiara il  Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio –. Siamo qui in primo luogo per la realizzazione della bretella di collegamento autostradale della A19 nei tempi stabiliti. Una situazione di emergenza affrontata, anche ricorrendo alle altre vie di trasporto, quella ferroviaria per i passeggeri, con l’anticipata entrata in funzione dei nuovi treni tra Catania e Palermo, e con il ricorso alle vie del mare per il trasporto merci. Siamo qui, inoltre, per presentare l’intervento complessivo previsto per la A 19 che porterà la strada statale ad essere un modello di sicurezza e di innovazione tecnologica del trasporto stradale. Qui c’è un Sud che si rialza, che ce la fa, e che si pone come eccellenza. Un ringraziamento dovuto quindi a tutti coloro che stanno contribuendo a questa nuova stagione, iniziando dal presidente Armani”.

“Con l’apertura al traffico della bretella – ha dichiarato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio – abbiamo fatto un passo ulteriore verso l’obiettivo che, come sistema di protezione civile, ci siamo dati all’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri: garantire, nel minor tempo possibile, la realizzazione di un collegamento alternativo, e sicuro, per tutto il traffico veicolare che quotidianamente si muoveva lungo il tratto di viadotto interrotto. Ringrazio, quindi, oltre al ministro Graziano Delrio e il Presidente Armani, il Commissario Marco Guardabassi, la struttura del ministero che lo supporta e quella di Anas, le ditte che hanno eseguito i lavori e, soprattutto, i cittadini siciliani che, vivendo una situazione di pesante disagio, si sono fidati delle istituzioni e degli impegni che queste hanno preso con loro, dimostrando grande pazienza in questi mesi. Sappiamo bene che, superata questa prima fase di emergenza, le criticità non sono state completamente superate ma sappiamo altrettanto bene che lo strumento emergenziale consente di intervenire nei limiti delle risorse a disposizione e dei tempi dati. Per questo, il ripristino complessivo del viadotto va oltre queste possibilità”.

“Con l’apertura al traffico della bretella che serve a superare il tratto interrotto del viadotto Himera, è stato raggiunto l’obiettivo di risolvere una rilevante criticità per la viabilità dell’intera Sicilia nel minor tempo possibile e con tutti i controlli e le verifiche necessari – ha dichiarato il Presidente Anas Gianni Vittorio Armani -. Obiettivo raggiunto grazie al forte impegno di tutto il personale Anas coinvolto ed anche alla fattiva sinergia, con il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, con il Commissario delegato per l’emergenza Himera, Marco Guardabassi e con i responsabili e tecnici della Regione Siciliana. Il nostro lavoro prosegue con l’innalzamento degli standard di sicurezza dell’intera autostrada “Palermo-Catania” previsto nel programma straordinario di potenziamento e riqualificazione dell’intero itinerario, che comporta la realizzazione di nuove pavimentazioni e barriere, il risanamento di tutti i viadotti e nuove dotazioni tecnologiche per le gallerie di tutto il tracciato, con un significativo investimento complessivo pari a 842 milioni di euro”.

“Personalmente, quale dirigente dello Stato, ritengo di aver svolto, come sempre, il mio lavoro con ‘disciplina ed onore’, come recita la Costituzione – ha dichiarato nell’occasione il Commissario delegato per l’emergenza Himera, Marco Guardabassi. E, nel caso di specie, con tanta passione in più, a causa dell’emergenza e della voglia di dar risposta alla cittadinanza, oltre a chi mi ha dato fiducia, che ringrazio. E vorrei anche ringraziare quei comitati ed associazioni di cittadini che, con il loro apporto, spesso critico, hanno costituito uno stimolo continuo alla mia attività. Da ultimo, nel ricordare la gratuità del mio incarico, voglio far presente, in tempi di facili critiche alla p.a., che nello Stato ci sono anche dirigenti – come quelli formati dai corsi-concorso della Scuola Superiore – giovani, capaci, motivati, ansiosi di dimostrare il loro valore a servizio della Nazione, che fanno dell’efficienza una stella polare, senza mai dimenticare la legalità. Non solo burocrati, dunque, magari superpagati, ma anche onesti e capaci servitori della collettività”.

Le tappe della realizzazione della bretella

10 aprile 2015

Una frana danneggia alcune pile del viadotto Himera. Anas dispone la chiusura immediata al transito del tratto tra Scillato e Tremonzelli e predispone dei percorsi alternativi per il traffico dei mezzi leggeri e dei mezzi pesanti.

5 maggio

Anas trasmette al Ministero delle Infrastrutture i progetti esecutivi per la realizzazione della bretella di collegamento provvisorio e per la demolizione del viadotto danneggiato.

18 maggio

Viene dichiarato lo stato di emergenza dal Consiglio dei Ministri.

30 maggio

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio nomina il dirigente del ministero delle Infrastrutture, Marco Guardabassi, Commissario delegato per l’emergenza. Il Commissario, si avvale delle strutture e del personale di Anas (in qualità di soggetto attuatore).

26 giugno

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio approva il piano-cronoprogramma degli interventi urgenti per il ripristino della viabilità, predisposto dal Commissario.

17 luglio

Ad esito delle procedure di autorizzazione ambientale e della Conferenza di Servizi, il Commissario delegato per l’emergenza Himera approva i progetti di realizzazione della bretella di collegamento provvisorio e di demolizione del viadotto danneggiato e da il via libera ad Anas per l’avvio delle gare per affidare i lavori.

20 luglio 2015

Anas invia le lettere d’invito alle imprese candidate ad effettuare i lavori di decostruzione del viadotto e la realizzazione del bypass. In particolare, i progetti sono tre: 1. la demolizione della carreggiata del Viadotto Himera in direzione Catania. 2. l’adeguamento della viabilità esistente (tra cui la strada provinciale 24 dallo svincolo di Scillato fino al viadotto lungo un percorso di circa 1800 metri). 3. la costruzione di una nuova rampa di accesso all’autostrada.

I lavori, per un costo netto complessivo di 7,4 milioni di euro, sono finanziati interamente con fondi Anas.

3 agosto

I lavori sono aggiudicati alle tre imprese risultate prime nelle tre rispettive gare:  Mazzei Salvatore S.r.l.; Truscelli Salvatore S.r.l.; Gecob S.r.l.

7 agosto

Partono i lavori.

10-11 ottobre 2015

Tra il 10 e l’11 ottobre viene eseguita la demolizione della prima campata del viadotto esistente (lato Catania), situata tra le pile 21 e 22, che incombe sulla Strada Provinciale 24.

Oggi

E’ stato aperto al traffico il bypass, al termine di lavori che nel complesso hanno interessato 60 operai, 52 mezzi di cantiere (escavatori, trivelle, ruspe, gru, etc..), con l’utilizzo di 4.000 mc di calcestruzzo, 5.300 mc di conglomerati bituminosi, e oltre 1.000 tonnellate di acciaio.

Scheda A19

Il Programma di riqualificazione da 842 milioni di euro e il Protocollo Anas – Ispra

L’A19 è stata realizzata tra gli anni 1965/75.

Nel 1970 viene aperto al traffico il tratto Palermo-Buonfornello.

Nel 1975 viene aperto il tratto Buonfornello-Catania.

L’A19 collega direttamente le città di Palermo, Catania, Caltanissetta ed Enna.

E’ lunga 192,800 km.

L’Autostrada A19 conta ben 219 opere, tra ponti e viadotti, per uno sviluppo complessivo di circa 59 km, pari al 31% dell’intero tracciato, 28 gallerie di lunghezza complessiva di circa 8 km, pari al 12% del tracciato e 19 svincoli.

L’arteria autostradale risente dei 40 anni di esercizio e dei mutati volumi di traffico e necessita di interventi di manutenzione straordinaria. In tale quadro Anas ha predisposto un programma di manutenzione straordinaria per un investimento pari a 842 milioni di euro che prevede:

Gallerie – per tutte le gallerie l’adeguamento degli impianti tecnologici, tra cui: i sistemi di illuminazione, che saranno trasformati con nuovi impianti a LED, i sistemi di ventilazione, di segnaletica e comunicazione dati e radio. Saranno anche ammodernati gli impianti di illuminazione di tutti gli svincoli e quelli presenti lungo l’asse da Palermo fino allo svincolo di Bagheria.

Pavimentazione – Previsti anche interventi di totale rifacimento della pavimentazione stradale per l’intero tracciato, il rifacimento della segnaletica orizzontale, la sostituzione e l’adeguamento delle barriere stradali, laterali e spartitraffico. Interventi che consentiranno l’innalzamento degli standard di sicurezza e comfort della circolazione stradale.

Ponti e viadotti – Sempre al fine di innalzare gli standard di sicurezza, è previsto il risanamento strutturale di tutti i ponti ed i viadotti, in entrambe le carreggiate. Tra gli interventi più rilevanti vi sono i lavori di ripristino del transito veicolare tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli con la costruzione di un nuovo viadotto Himera in acciaio a tre campate di grande luce, con uno sviluppo complessivo di 270 m. La campata centrale, di estensione 130 m, consentirà di scavalcare tutta la parte centrale del corpo di frana, mentre le due pile e le relative fondazioni, posizionate ai margini della stessa, saranno dimensionate per resistere al complesso quadro geomorfologico esistente sui versanti.

Segnaletica turistica – Sarà prevista anche l’installazione di una nuova cartellonistica in corrispondenza degli svincoli dell’A19 per gli itinerari turistici e culturali.

Nuove tecnologie – Saranno implementati sistemi tecnologici ad alto contenuto innovativo per la gestione del traffico veicolare e per l’informazione agli utenti.

Dissesto idrogeologico – Anas e ISPRA hanno siglato il 23 ottobre scorso un Protocollo d’intesa finalizzato all’utilizzo dei dati relativi ai fenomeni di dissesto idrogeologico nella disponibilità di ISPRA, tra cui l’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia, sia per la Regione Sicilia sia per tutto il territorio nazionale, al fine di verificarne e monitorare l’eventuale impatto sulla rete stradale di competenza Anas.

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