RIBERA: Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani
La Giunta comunale ha deliberato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, per poi sottoporlo all’esame e all’approvazione del Consiglio Comunale. Per beni comuni urbani si intendono i beni, materiali, immateriali e digitali, che i cittadini e l’Amministrazione riconoscono essere funzionali al benessere collettivo. L’intervento di cura e di rigenerazione dei beni comuni urbani, inteso quale concreta manifestazione della partecipazione alla vita della comunità è aperto a tutti, senza necessità di ulteriore titolo di legittimazione. I “cittadini attivi” possono svolgere interventi di cura e di rigenerazione come singoli, o attraverso le formazioni sociali in cui esplicano la propria personalità, stabilmente organizzate o meno. “Il Patto di Collaborazione – afferma l’Assessore Cortese – è lo strumento con cui Comune e cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione. La gestione delle proposte di collaborazione si differenzia a seconda che la proposta sia formulata in risposta ad una sollecitazione dell’amministrazione, oppure presentata dai cittadini, negli ambiti previsti dal regolamento. Il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione sta avendo un’ampia diffusione in diversi comuni italiani, e anche il Comune di Ribera si prefissa come obiettivo primario la valorizzazione delle risorse della nostra città, tutelando un patrimonio che non è né pubblico, né privato, ma di ognuno, dunque comune”. “Attraverso il Patto di Collaborazione – afferma il Sindaco Pace – non solo si potrà continuare ad adottare le aiuole e le aree verdi, come è già stato fatto negli anni passati, ma si prefigurano anche interventi di rigenerazione degli spazi pubblici o privati ad uso pubblico, così come interventi sugli edifici appartenenti al patrimonio immobiliare del Comune, in stato di parziale o totale disuso o deperimento”.