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GUARDIA COSTIERA: Operazione PHOENIX 4

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Capitaneria di Porto - Guardia Costiera 1Il 28 febbraio si è conclusa, nel territorio di giurisdizione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle, l’operazione complessa di controllo sulla filiera di pesca “PHOENIX 4”, coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo in due fasi a partire dal 25 gennaio.

I controlli, svolti sia in mare che a terra, hanno riguardato l’intera filiera (mercati rionali, centri di distribuzione, pescherie, mense aziendali, ristoranti, mezzi di trasporto di prodotti ittici) e sono stati rivolti a garantire la tutela del consumatore (frodi in commercio; pubblicità ingannevole; tracciabilità, etichettatura e rintracciabilità; divieto di vendita di prodotti provenienti da pesca illecita), la salvaguardia della salute (commercializzazione di prodotti in violazione di norme igienico-sanitarie) e la conservazione degli stock ittici (vendita di esemplari protetti o sotto misura). Gli accertamenti in mare sono stati finalizzati al controllo di licenza ed attrezzi di pesca, tabella di armamento, composizione dell’equipaggio, documenti di bordo e dotazioni di sicurezza.

Nel corso dell’attività è stato riscontrato il generale allineamento alle norme da parte delle imprese di pesca e della maggior parte degli esercizi commerciali controllati, grazie anche all’opera di formazione e sensibilizzazione della Guardia Costiera che si affianca ai periodici accertamenti svolti dai militari del Corpo con la consueta collaborazione del personale veterinario dell’A.S.P. 1 di Agrigento. Di seguito i principali dati dell’operazione:

  • personale e mezzi impiegati dalla Guardia Costiera: 32 militari, 3 unità navali, 3 mezzi terrestri
  • controlli effettuati: 69 (29 a terra e 40 in mare)
  • sanzioni amministrative elevate: 10 (per un totale di oltre 20.000 €)
  • illeciti penali segnalati all’Autorità Giudiziaria: 4
  • persone deferite all’Autorità Giudiziaria: 6
  • sequestri eseguiti: 5
  • materiale sequestrato: 1 imbarcazione da traffico, circa 250 mt di reti da posta di tipo tremaglio, 1 verricello
  • prodotti ittici sequestrati: circa 20 kg (distrutti a norma di legge dopo le verifiche del personale veterinario dell’A.S.P. 1 di Agrigento che ne ha dichiarato la “non idoneità al consumo umano”).

Tre sanzioni amministrative per violazione di norme in tema di tracciabilità ed etichettatura (di importo da 1.166 € a 1.500 €) sono state elevate ai titolari di due pescherie di Canicattì ed una pescheria di Naro. Una sanzione da 1.000 € per uso di attrezzi da pesca professionale non consentiti è stata elevata a carico di un pescatore abusivo di P. Empedocle. Due sanzioni da 1.500 € sono state comminate ad altrettanti venditori ambulanti di prodotti ittici di Agrigento per violazione di norme in tema di rintracciabilità. Quattro sanzioni amministrative sono state elevate a carico di un empedoclino (proprietario di un’imbarcazione da traffico, in disarmo e priva di documenti di bordo, impiegata per la pesca senza la prescritta licenza), che è stato altresì denunciato per violazione di norme in materia di sicurezza della navigazione. Infine i titolari di un ristorante di S. Leone (Agrigento) e di un ristorante/pub di Castrofilippo sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per il reato di “frode in commercio”.

dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle

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