ANDREA MAIRA: certezze ai lavoratori delle ex province, la Regione faccia il proprio dovere
“Ridare dignità ai lavoratori dell’ex provincia è un atto dovuto da parte di tutta la deputazione regionale siciliana. Le incertezze sul futuro dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, come purtroppo anche nelle altre nove province, è un chiaro segnale di fallimento della politica siciliana. Come può un governo regionale attuare riforme senza regolamenti? – questo quanto si chiede il coordinatore provinciale di FARE! Caltanissetta, Dott. Andrea Maira – Da tre anni questa Regione aspetta che la rivoluzione sulle provincie promessa dal Presidente Crocetta porti i frutti sperati, ma il risultato è solo l’infinito iter di precariato occupazionale e tanta confusione tra i lavoratori i quali non hanno prospettive chiare in merito al proprio futuro lavorativo.
Sepolto il ddl sulle province che doveva colmare il vuoto di governance, funzioni e destino dei lavoratori e dopo che sono sparite di fatto le province grazie alla legge regionale che ha istituito le città metropolitane e i liberi consorzi, a pagarne le conseguenze sono i lavoratori e i cittadini. Il risultato alla fine è un ente in dissesto finanziario, l’interruzione dei servizi alle scuole, ai disabili, alla sanità, le manutenzioni stradali impossibili da programmare e, come se non bastasse, il rischio per per i lavoratori della messa in mobilità del personale. Si profila dunque, attesa e angoscia per queste famiglie che da tempo aspettano una soluzione, poiché adesso bisognerà riscrivere il ddl e riportarlo in aula.
In questa fase i deputati regionali dovranno preoccuparsi del bene dei lavoratori e non a giochi di potere dell’uno o dell’altro partito, e in vista delle prossime elezioni amministrative, il destino dei dipendenti della provincia, si spera, non diventi oggetto di campagna elettorale ricca di promesse e molto povera di contenuti da parte di tali deputati.”
Conclude così Andrea Maira, coordinatore provinciale di Caltanissetta FARE! con Tosi.
