ANDREA MAIRA: la Sicilia non deve più bruciare, subito un piano di interventi
“Non si può rimanere impassibili davanti alla devastazione di metà del territorio siciliano. – con queste parole il coordinatore provinciale di “FARE! con Tosi” di Caltanissetta, dott. Andrea Maira, esprime tutto il suo rammarico per quanto successo lo scorso 16 giugno – Ottocento roghi in contemporaneo hanno distrutto vegetazione, case, colture, attività agricole, zootecniche e imprese turistiche in solo 48 ore, bruciando 5.626 ettari di macchia mediterranea in tre diverse province. Danni incalcolabili in duemila ettari andati in fumo solo a Gratteri, sulle Madonie e sui Nebrodi, locali distrutti a Cefalù in una stagione estiva appena partita. I piromani hanno agito il giorno dopo la partenza del piano antincendio che ha visto coinvolti 7.500 uomini per spegnere i fuochi: 1.000 volontari della Protezione Civile e 6.500 Forestali. Fa pensare la dichiarazione del Governatore Crocetta che non esclude ritorsioni da parte dei 180 Forestali licenziati perchè condannati in via definitiva per reati gravi. Intanto, chiaramente, i piromani sono stati favoriti dalle carenze di manutenzione nel monitoraggio del territorio e dalla mancanza di un piano di prevenzione degli incendi e mentre le Procure della Repubblica stanno indagando per individuare e colpire i responsabili che vanno puniti con pene esemplari, alcuni sindacati regionali hanno giustamente presentato una proposta di riordino del Settore Forestale in Sicilia e che è già sul tavolo del Governo Regionale. – alla luce di quanto esposto l’invito del dott. Maira è rivolto al Presidente della Regione e all’Assessore al ramo – Occorre che chi amministra questa Regione agisca di concerto con tutti le parti coinvolte, che con umiltà prenda coscienza delle criticità emerse nella gestione di questo settore, immediatamente programmi un piano d’intervento mirato alla tutela di tutto il territorio siciliano: un patrimonio paesaggistico e ambientale ricco di biodiversità che costituisce un valore storico e culturale e che è fonte di sostentamento economico di migliaia di aziende siciliane che vanno dal settore turistico, ricettivo a quello agro-alimentare.” Il movimento FARE! con Tosi, inoltre, porrà all’attenzione del Governo Nazionale quanto successo in Sicilia per monitorare la grave situazione e agire di conseguenza.