AGRIGENTO: Nota stampa del Gruppo consiliare “Uniti per la città”
“Una reazione spropositata, fuori luogo e certamente non in linea con il garbo istituzionale”. I consiglieri comunali, Angelo Vaccarello e Giuseppe Picone, fanno quadrato attorno a Marco Vullo, collega di Gruppo e presidente della Commissione al Bilancio, destinatario di un attacco, gratuito e strumentale, da parte dell’Assessore comunale Giovanni Amico. “Il ragionamento sviluppato in seno alla Commissione – spiegano i tre consiglieri della compagine “Uniti per la Città” – è stato frutto di una condivisione dell’intero organismo consiliare, i cui componenti, tra l’altro, fanno tutti parte della maggioranza. La nostra iniziativa, intrapresa in sede di Commissione, non vuole disconoscere il lavoro fin qui svolto, in materia finanziaria, dall’Amministrazione Firetto, ma si tratta di voler mettere l’accento sulle criticità dei conti che riguardano Palazzo dei Giganti. E questo alla luce delle dichiarazioni allarmanti rilasciate, ad alcuni organi di stampa, dallo stesso Assessore, con le quali ipotizza un serio e concreto ricorso al cosiddetto pre-dissesto. L’operazione verità, per la verità, è stata imposta dalle recenti normative in materia. Ci riferiamo alla cosiddetta armonizzazione contabile che non consente più agli Enti di mettere in bilancio entrate virtuali, provenienti da residui pregressi, inseriti solo per raggiungere quel benedetto pareggio. Dunque una imposizione dall’alto alla quale non si può che obbedire. Detto e chiarito questo – sottolineano ancora i consiglieri Vaccarello, Picone e Vullo – in Commissione sono stati posti dei quesiti tecnici: pertinenti, puntuali e attuali. Noi vogliamo sapere oggi, dunque senza riferimento al passato, più o meno recente, quella che è la reale situazione economica e finanziaria del Comune di Agrigento: quali sono i debiti e le altre dinamiche contabili in corso che hanno fatto scattare l’SOS dell’Assessore Amico.
Vogliamo una foto aggiornata, scattata fresca, sui conti e sui numeri che caratterizzano il bilancio di Palazzo dei Giganti. Questi quesiti, che li riteniamo legittimi e utili per fare chiarezza anche di fronte alla città, non hanno trovato purtroppo una risposta ufficiale in Commissione. Sia la parte politica, che ha responsabilità di governo, che la parte amministrativa/gestionale, prendono tempo. E allora come si può parlare di allarme e di eventuale attivazione del piano di riequilibrio, se il quadro non è ancora pienamente definito? Non si conosce nei dettagli più salienti? La Commissione Bilancio, osservano Vaccarello, Picone e Vullo – si limita solo e soltanto a svolgere la sua funzione istituzionale, anche se non può essere gradita a qualcuno. Noi, al contrario dell’Assessore, siamo stati eletti dal popolo e siamo i suoi legittimi rappresentanti. La carte, i documenti, le relazioni, i numeri: quelli sì che rappresentano la verità che noi, come Commissione bilancio e come semplici inquilini di aula Sollano, in data odierna, non conosciamo approfonditamente. E la ragione è semplice: non abbiamo ancora contezza né del consuntivo 2015 e nemmeno del preventivo 2016. E allora respingiamo con forza e con serietà – concludono Vaccarello, Picone e Vullo – le critiche mosse dall’Assessore Amico, il quale, smarrito, forse, tra le pieghe di un bilancio insofferente, comincia a dare numeri e prima che gli diano troppo alla testa sarebbe opportuno che, saggiamente e responsabilmente, Amico per il bene della città si mettesse da parte”