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SICULIANA: “Accoglienza si, ma non invasione” la vocazione turistica del territorio non può essere compromessa

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Immigrazione:corteo migranti a Lampedusa, scortati da agentiL’Amministrazione Comunale invita tutta la cittadinanza a partecipare alla riunione del Consiglio Comunale, in seduta pubblica, ed in sessione straordinaria, che avrà luogo giorno 05 Ottobre alle ore 18:00 presso la sede del Centro Sociale Comunale, con il seguente ordine del giorno:
Atto di indirizzo in ordine al mutamento della destinazione d’uso sulle strutture turistico ricettive ubicate nel Comune di Siculiana.
A salvaguardia della vocazione turistica del nostro Comune ed al fine di consentire alla Comunità di ricercare un’opportunità di sviluppo nella valorizzazione e promozione del territorio è necessario adottare un atto di indirizzo politico chiaro e determinato, volto a far si che le attività e le strutture ricettive presenti a Siculiana non potranno essere adibite a centri di accoglienza per migranti. Abbiamo il dovere di tutelare un’economia vera e reale che porti benefici non a poche realtà imprenditoriali, ma a tutta la collettività, tutelando nel contempo tutti gli operatori del settore turistico/ricettivo che negli anni hanno investito su questo settore.
Per tali ragioni è necessario esprimere un parere obbligatorio e vincolante sulle eventuali richieste dei proprietari delle strutture ricettive che vorranno utilizzarle per finalità diverse da quelle turistiche. Con la presenza del centro di accoglienza già esistente e per i numeri gestiti il nostro territorio sta pagando un pegno pesantissimo e per tali ragioni è necessario non solo ribadire la necessità di ridurre il numero di presenze, ma è necessario porre in essere quanto necessario per impedire che i proprietari di strutture ricettivo/alberghiere ed i privati cittadini possano utilizzare le abitazioni di loro proprietà, o in loro possesso, per ospitare migranti senza un pronunciamento dell’organo che rappresenta tutta la cittadinanza, cittadinanza che si è già distinta per l’accoglienza e l’attenzione ai bisogni da chi è costretto ad abbandonare la propria terra di origine.
 
Abbiamo già dato il nostro contributo e siamo disposti a darlo ancora, ma solo  secondo criteri di sostenibilità e giusta ripartizione dei numeri su tutto il territorio provinciale.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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