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L’orrore Nell’abisso: All’istituto Don Bosco Un Convegno Per Ricordare Il Massacro Delle Foibe

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Le foibe rappresentano profonde fosse naturali dell’altopiano del Carso, enormi voragini, caverne verticali profonde di grande fascino geologico e naturalistico. Eppure  oggi, pensare a questo termine con gli occhi della storia e il cuore infranto dal dolore, attribuisce tutt’altra accezione. Le foibe sono inevitabilmente pensate come enormi inghiottitoi di vite, fosse sepolcrali in cui i partigiani iugoslavi e i comunisti triestini gettarono vive migliaia di persone, condannandole ad una morte orrenda. Le voragini dell’Istria, cavità carsiche con un ingresso a strapiombo, sono le trappole infernali in cui  fra il 1943 e il 1947 furono gettati senza alcuna pietà quasi diecimila italiani. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenarono contro gli italiani: a cadere dentro le foibe fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. “Ossa spezzate, atroci agonie, l’uomo ha superato Caino. Come bestie torturate, legati ai polsi con vile fil di ferro, gettati ancor vivi nell’oscurità” per citare Fabio Magris, nella sua agghiacciante poesia sulle foibe. Una tremenda carneficina che testimonia l’odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. Ogni guerra, ogni atto di terrorismo, ogni persecuzione contro gli esseri umani porta con sé sentimenti di disperazione e paura ecco perché, oltre le vittime, ricordiamo anche le 350mila persone in fuga, gli esuli che con coraggio cercarono di scappare dal terrore. Per quasi cinquant’anni il silenzio della storiografia e della classe politica avvolse la vicenda fino a quando, il 10 febbraio del 2005, il Parlamento italiano ha istituito la giornata del ricordo per gli italiani uccisi nelle foibe istriane. In questo contesto di commemorazione si è svolto stamattina un interessante convegno promosso dalla FIDAPA in comunione d’intenti con il C.D. “Don Bosco”, D.S. la dott.ssa Giuseppa Cartella. Ospite d’eccezione lo scrittore e storico Fabio Lo Bono autore del libro “Popolo in fuga”, che ha esposto un esaustivo excursus storico sulla terribile vicenda delle foibe, con alcuni contributi video e interviste ai piccoli uditori dell’istituto. Lo scrittore ha evidenziato anche il valore dell’accoglienza, espresso in particolare dai siciliani di Termini Imerese nei confronti dei profughi delle foibe. Con gli interventi dell’assessore alla cultura Katia Farrauto, la presidente FIDAPA di Canicattì l’ins. Daniela Marchese Ragona, la dott.ssa Cettina Oliveri segretario Nazionale FIDAPA, la sig.ra Michela Salerno presidente del Club delle Mamme. Un giorno del ricordo dedicato alle vittime del massacro, per fermarsi a meditare, conoscere e condannare.

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