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Agrigento: Nota stampa del Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Marcella Carlisi

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“Non si risparmi sulla democrazia”, così esordisce in un comunicato stampa, il Consigliere del Movimento 5 Stelle Marcella Carlisi.

“Come si ammazza la democrazia? – continua Carlisi – A volte basta poco. Non c’è bisogno di essere dei dittatori e passare alla storia.

Si può anche semplicemente essere Consiglieri comunali al Comune di Agrigento.

L’occasione è ghiotta. Risparmiare soldi.

Non gettoni, quelli restano.

Risparmiamo sulla stenotipia, sulle lampadine accese, per non dire che risparmiamo sulla DEMOCRAZIA, rappresentata dalle parole dei Consiglieri, quelli che, diversamente dai proponenti, parlano sovente.

Tre Consiglieri ardimentosi della VI Commissione, che il microfono lo prendono veramente poco e magari per difendere le posizioni del Sindaco, hanno programmato il risparmio per l’Ente.

C’è tanto altro da modificare nel Regolamento comunale, ma i cittadini hanno pagato i gettoni di questi consiglieri per tagliare i minuti, il resto può attendere.

Bisogna risparmiare – scrive ironicamente il Consigliere pentastellato –  non certo sulle indennità della Giunta o sull’ufficio del Sindaco, con straordinari da record e con Portavoce e Capo di staff (incarichi esterni).

Si risparmia invece sul decoro in piazza Vittorio Emanuele e sulle parole di chi se ne può lamentare in Consiglio.

La verità è che questo Consiglio non deve esistere, sono stufa di scriverlo.

Lo dimostrano gli atti votati tenuti in considerazione pressoché nulla dall’Amministrazione comunale ed i lavori consiliari gambizzati.

I Consiglieri hanno chiesto uno stop ai centri di accoglienza, calati senza una pianificazione corretta sul territorio.

La mozione, votata all’unanimità, è stata indicata dall’Assessore come inapplicabile per legge per poi diventare applicabilissima in una delibera di Giunta Comunale, che si guarda bene dal citare la volontà popolare espressa dal Consiglio.

Un altro esempio – conclude Carlisi – per avvalorare l’esistenza dei motivi del mio sfogo: il Consiglio non deve esistere.

Mi sfogo sulle pagine di chi me lo permetterà, perché in Consiglio avrò i minuti contati”.

 

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