Canicattì: Smentita notizia sulla data per la fiaccolata in ricordo di Marco Vinci
Il Comune di Canicattì con una nota stampa che Noi riceviamo e pubblichiamo, smentisce la notizia apparsa nei giorni scorsi su alcuni social network riguardante la data per la fiaccolata in ricordo di Marco Vinci.
“Con la presente si smentiscono le notizie apparse in questi ultimi giorni sui social e sulla stampa sulla data in cui si svolgerà la fiaccolata in memoria di Marco Vinci.
L’informazione di che trattasi, 23 giugno 2017 ore 20,00, proviene ed è stata diffusa da canali non ufficiali e non è corredata da alcun riscontro da parte delle Istituzioni preposte a rilasciare le necessarie e propedeutiche autorizzazioni e pianificazione logistica.
L’Amministrazione Comunale, pur avendo accolto con il meritato interesse l’iniziativa portata avanti da associazioni e da semplici cittadini nell’incontro di lunedì 19 giugno scorso, non si è mai espressa su una data precisa in cui realizzare l’adunanza in quanto mancavano le indispensabili condizioni per definire un giorno certo.
Per quanto sopra si comunica alla cittadinanza che il suddetto raduno NON si terrà venerdì 23 giugno p.v.
La data dell’adunanza cittadina sarà concordata nei prossimi giorni e solo dopo aver assunto i visti da parte delle Forze dell’Ordine e aver raccolto la disponibilità dei familiari che hanno espresso la volontà di partecipare alla fiaccolata.
Il giorno e l’ora dello svolgimento sarà comunicato a mezzo stampa e con tutti i mezzi mediatici a disposizione in tempo utile a permettere alla cittadinanza di poter partecipare.
Pur comprendendo i buoni propositi dei cittadini che, mossi dal sentimento di compartecipazione al dolore della famiglia desiderano creare un momento di riflessione collettiva sul tragico episodio, ci preme però invitare chicchessia ad astenersi dall’intraprendere iniziative arbitrarie non supportate da riscontri oggettivi e, nello specifico, data la rilevanza pubblica della manifestazione, di attenersi a diramare notizie unicamente provenienti dai canali ufficiali di comunicazione.
Quanto sopra non per esercitare un velato processo di censura ma per evitare la diffusione di notizie prive di qualsiasi fondamento che portano solo ad ingenerare grande confusione e disinformazione.”
