Campobello di Licata, Comuni, Cronaca

Raffica di controlli disposti dal Comando Provinciale di Agrigento alle sale gioco di Campobello di Licata. 3 su 5 irregolari. Stangata da quasi 100.000 euro.

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I Carabinieri della Stazione di Campobello di Licata, affiancati dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso del pomeriggio di ieri, hanno passato al setaccio una serie di esercizi commerciali caratterizzati dalla presenza di “videopoker”.

I risultati sono stati, in tre casi, sorprendenti, poiché ben 10 apparecchiature rinvenute dai Carabinieri sono risultate totalmente clandestine, poiché del tutto invisibili all’Erario.

I controlli sono scattati a seguito dei ripetuti servizi di osservazione dei militari che avevano registrato nei giorni precedenti un via vai di giovani diretti a giocare alle macchinette.

Nel mirino dei Carabinieri, questa volta, sono finiti ben cinque esercizi commerciali di Campobello di Licata ed il dato che desta preoccupazione è che tra questi, ben tre sono risultati non in regola con la legge. Ben dieci video poker infatti risultavano completamente scollegati dal sistema nazionale dei Monopoli di Stato. Pertanto tutto il guadagno in contanti finiva nelle tasche dei gestori, senza dare luogo al previsto versamento delle tasse. Sono state rilevate, infatti, violazioni per mancanza di qualsiasi autorizzazione all’istallazione delle slot machines. In una parola, sono state rinvenute apparecchiature del tutto irregolari.

I controlli di ieri, che hanno visti impegnati una trentina di Carabinieri, rientrano in un più ampio piano di monitoraggio del fenomeno disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, volto al contrasto dei fenomeni illeciti in materia di gioco.

Tale attività va anche a tutela dei fruitori, molto spesso giovanissimi, che come è noto alle cronache, spesso cadono nella trappola del gioco e, affidando la propria fortuna alle slot machines finiscono per sperperare tutti i propri risparmi. Soprattutto quando il miraggio di una maggiore vincita, leggendariamente erogata dalle macchinette “fuorilegge”, spinge le vittime ad un maggiore azzardo nel gioco.

A conclusione delle operazioni, i militari dell’Arma hanno sequestrato dieci apparecchi elettronici tipo slot machines e dispositivi con connessione telematica per il gioco online ed elevato sanzioni amministrative ai danni dei titolari degli esercizi commerciali per un ammontare di quasi 100.000 euro.

Naturalmente le apparecchiature sono state sottoposte a sequestro.

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