Canicattì, Comuni, Cultura & Spettacolo

Il DVD de Il Giudice di Canicattì di Davide Lorenzano, ora disponibile in Biblioteca Comunale

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L’opera indipendente e senza scopo di lucro, scritta e diretta da Davide Lorenzano, con la voce narrante di Giulio Scarpati, è adesso disponibile anche alla Biblioteca Comunale di Palazzo Stella (Via Cavallotti, 9) attraverso una distribuzione homevideo.
A comunicarlo il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, l’assessore alla Cultura, Katia Farrauto, e l’autore, il giornalista Davide Lorenzano
Il documentario, nato direttamente dal territorio canicattinese nel 2016, ha perorato la memoria dell’illustre concittadino in lungo e in largo in Italia, da Canicattì a Tirano, in Valtellina, passando dalla Sala della Protomoteca del Campidoglio con una presentazione patrocinata da Roma Capitale, fino alla messa in onda televisiva sui palinsesti di Rai Storia.
Ma l’opera prosegue ancora il suo cammino.
«Con coerenza e impegno, – si legge dalla pagina Facebook del film – ancora una volta, la proposta sarà libera e gratuita, pertanto i cofanetti non saranno commercializzati, piuttosto saranno disponibili presso scuole, enti ed istituti bibliotecari, “a futura memoria”».
Un nuovo strumento per conoscere e approfondire il coraggio e la tenacia dell’uomo e del magistrato Rosario Livatino, ora liberamente e comodamente a disposizione dei cittadini di Canicattì che si apprestano alla celebrazione del 28° anniversario dell’efferato omicidio.
Chi era Rosario Livatino? Testimonianze dirette disegnano il profilo professionale e soprattutto umano, interviste esclusive rivelano episodi curiosi e filmati inediti restituiscono un’ulteriore immagine.
Quello tracciato da Davide Lorenzano, è un ritratto della personalità, ancora poco esplorata, del “giudice ragazzino”, con la voce narrante di Giulio Scarpati.
Colleghi, amici e compagni di scuola scavano nei ricordi per riportare alla memoria la vita del magistrato natìo della terra dei templi e delle zagare, dove la libertà e l’indipendenza, però, si pagano a caro prezzo.
Documenti e immagini di archivio delle Teche Rai rievocano l’inattesa commozione popolare per un uomo discreto che l’Italia conobbe solo dopo l’efferato assassinio, avvenuto per mano della Stidda il 21 settembre del 1990, lungo la Statale 640. La medesima via dove, due anni prima, una gragnola di piombo colpì il giudice Antonino Saetta e il figlio Stefano in un altro agguato di mafia. Rosario Livatino: un modello per le nuove generazioni, affinché scoprano il coraggio e la tenacia di un umile servitore dello Stato.
Con gli interventi di Pietro Grasso, Salvatore Cardinale, Michele Emiliano, Stefano Dambruoso, Luigi Ciotti, Ida Abate, Giuseppe Livatino, Giovanni Tesè, Riccardo La Vecchia, Giuseppe Palilla.
Con la partecipazione di Silvia Emme, Candida Livatino e Angelo Sicilia. Con il patrocino gratuito del Comune di Canicattì, del Libero Consorzio Comunale di Agrigento e della Regione Sicilia – Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Con le immagini di archivio Rai Teche e Tele Radio Canicattì.
“Livatino, Saetta: il miglior modo di ricordarli è quello di impegnarci di più tutti. Perché il loro coraggio diventi il nostro coraggio. Loro sono vivi, sono vivi, sono vivi” — Don Luigi Ciotti
Un altro importante tassello che va ad arricchire il programma della Settimana della Legalità e della Memoria 2018: Riflessioni ed Incontri, che prenderà il via a partire da mercoledì 19 settembre.

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