Agrigento, Basket, Sport

Il blog di coach Franco Ciani

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Manca un giorno alla sfida casalinga tra la Fortitudo Agrigento e la Blu basket Treviglio. La partita si giocherà domani, 11 novembre alle 18:00, al PalaMoncada.
Torna, il blog interattivo di coach Franco Ciani. I pensieri della vigilia, il plauso alla facce pulite dei suoi ragazzi ed anche una speranza…

IL BLOG 

SPERANZE … E ATTESE 

Giorni caratterizzati da un continuo gioco di luci e ombre, una sorta di chiaroscuro determinato dal rincorrersi di pensieri e sensazioni a tutto vantaggio di quell’entropia che a volte può attanagliarci e rendere difficile il comunicare con chiarezza, il proporre con i giusti accenti e le sfumature più adatte quanto mette in subbuglio mente e anima.

La scorsa settimana è tramontata sull’abbagliante soddisfazione per un’altra vittoria conquistata, pur con qualche incertezza, grazie soprattutto alla capacità del gruppo di riconoscersi nella forza d’urto che si esprime quando la spinta di tutti è massimale; non si è congedata però senza lasciare il fastidioso retrogusto della delusione per l’ennesimo appuntamento mancato con un palazzetto più affollato e rumoroso.

Non è nostra abitudine quella di abbandonarci a un deprimente fatalismo che ci potrebbe indurre soltanto a rimanere immobili lamentandoci del disinteresse e iniziando a porre questo concetto al primo posto tra le motivazioni di un futuro proporzionale disimpegno.

Preferiamo, invece, dedicarci all’analisi della situazione, a quanto può essere fatto perché la squadra sia il più vicino possibile agli sportivi agrigentini, agli adolescenti, ai giovani cestisti, al proprio territorio, si faccia conoscere grazie ai volti puliti e ai sorrisi dei giocatori, grazie alla spesso oscura ma irrinunciabile presenza dello staff sempre pronto a fare, fare, fare.

Pochi giorni fa abbiamo reso omaggio al PalaNicosia e a tutto ciò che di storico e affascinante trasuda dal legno di quel parquet, cercando di assorbirlo e farlo nostro; il vecchio Palasport non potrà più essere terreno di battaglie di quel livello ma noi da sempre ci impegniamo per farne rivivere il pathos in quella che è e sarà casa nostra, desiderosi che molti altri ci aiutino a farlo.

Ora il progetto “on the road” proseguirà con altre tappe per portare la squadra là dove c’è chi lavora per promuovere il basket giovanile, perché la “serie A” non sia più qualcosa di lontano e irraggiungibile, ma possa essere toccato con mano da appassionati grandi e piccini, all’insegna di una familiarità diversa.

Lo facciamo con entusiasmo e convinzione, vivendo poi l’avvicinarsi della partita in casa con la trepidazione insita nell’incertezza e nella scoperta, ma anche nella speranza, si la speranza, quella di vedere il nostro impianto riempirsi di volti nuovi e con ritorni graditi, diventando quel fattore di fondamentale importanza che tutti noi auspichiamo.

E’ per questo che l’amarezza e la delusione a volte sono cocenti, è per questo che i vuoti sugli spalti a pochi minuti dall’inizio lasciano il segno, ma poi gli occhi pieni di passione e di speranza di chi c’è e ci sarà sempre, la comunione con persone capaci di affetto incommensurabile, quello spirito un po’ da ultima legione che ci è proprio e la volontà di fare il nostro meglio sempre ci spingono a lottare, a crederci, a voler vincere anche nei momenti in cui il silenzio è assordante.

Non molleremo mai sotto questo profilo e continueremo a non dare peso a tutte le parole spese tristemente per mascherare un unico termine che giustifica la perdurante assenza di molti e che non voglio nemmeno citare, ma mi piace chiudere ricordando a tutti che in un raggio di 8 km dal centro di Agrigento ci sono luoghi belli e noti, come il lungomare di San Leone, i templi, le spiagge, o mete abituali e quotidiane come Villaggio Mosè o il Centro Commerciale, cui nessuno può e vuole rinunciare a causa di distanza e scomodità e che proprio alla stessa distanza si trova anche il PalaMoncada cui si può rinunciare, ci mancherebbe altro, ma solo perché si è scelto di farlo.

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