Agrigento, Comuni, Cronaca, Cultura & Spettacolo

Agrigento continuerà ad avere la sua Università.

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L’offerta formativa conterà in tutto 4 corsi di laurea: Architettura ed Ambiente costruito, Economia e Amministrazione Aziendale, Scienze dell’educazione, Servizio Sociale.

L’intervento di Francesco Picarella – Presidente di Confcommercio:

Per la nostra città, così ricca di uno straordinario patrimonio storico-archeologico e di tantissime realtà culturali si tratta di un importante passo lungo la strada del rilancio della nostra provincia e il coronamento di un sogno per tanti giovani”. 

A dichiararlo è il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella, soddisfatto per l’importante risultato raggiunto dopo tanto lavoro e numerosi incontri fatti per raggiungere questo ambizioso obiettivo.

“Le notizie che apprendiamo dalla stampa dell’attivazione di nuovi corsi di laurea nella sede di Agrigento – sottolinea Picarella –serviranno a garantire la presenza del polo che può e deve contribuire ad innalzare il livello dell’offerta formativa ad Agrigento e a restituirle centralità sul piano della riscoperta delle proprie radici oltre che uno scatto culturale in avanti. La volontà dell’Università di Palermo di investire su Agrigento ci dà la cifra di come la nostra città, nonostante le enormi difficoltà, resti un valido attrattore culturale. Sarebbe auspicabile adesso che finalmente in questa città ad alta vocazione turistica venga attivato un corso specifico come Economia del Turismo – conclude Picarella – che sarebbe un ulteriore tassello del più complesso mosaico che riguarda il potenziamento dell’offerta formativa, uno dei capisaldi. Se vogliamo invertire la rotta e fermare l’esodo, soprattutto di studenti, dalla nostra città è necessario investire nella formazione e saper rispondere alle esigenze sociali. Occorre una visione che promuova e sostenga, con un approccio di governance multilivello, il necessario cambiamento delle direttrici di sviluppo della città e del territorio circostante, restituendo alla comunità, cittadini e operatori economici, la dimensione del futuro, della salute, della sostenibilità ambientale, del valore culturale, dell’innovazione e dello sviluppo delle risorse e dei fattori competitivi locali”.

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