Aragona ancora problemi per gli abbonamenti per gli studenti pendolari. Il comune non è in grado di garantire neanche il 50% e i genitori sono sul piede di guerra. Da oggi molto hanno deciso di accompagnare i figli con i mezzi privati.
Arriva il fine mese e per i genitori e gli studenti pendolari aragonesi la questione abbonamenti diventa un incubo. Ieri presso l’aula consiliare i genitori hanno per l’ennesima volta incontrato l’amministrazione comunale. Aragona non ha scuole superiori e pertanto più di 400 studenti sono “costretti” giornalmente a spostarsi verso Agrigento e Favara per raggiungere le sedi scolastiche. In un primo momento il problema si era parzialmente risolto con una compartecipazione del 50% a carico delle famiglie per i mesi di ottobre, novembre, dicembre, poi prorogato fino a fine gennaio. Per il prossimo mese di febbraio la situazione si è aggravata in quanto il sindaco Pendolino ha detto a chiare lettere che il comune non potrà garantire neanche il 50% del costo dell’abbonamento. Va ricordato che buona parte del sostegno al servizio del trasporto degli studenti pendolari arriva dalla Regione Sicilia che ancora si attarda, per lungaggini burocratiche, a ripartire le somme da destinare ai comuni al fine di garantire il sacrosanto diritto allo studio.
<< Non ci arrenderemo perché il diritto allo studio dei nostri figli non può essere negato da nessuno – dicono Rita Salamone e Loredana Picone – fino ad ora siamo stati fin troppo tolleranti e comprensivi anticipando il 50% della spesa stringendo ulteriormente la cinghia. Ricordiamo a tutti che qualche anno addietro abbiamo anticipato il costo degli abbonamenti al 100% con la promessa che saremmo stati rimborsati, ancora oggi attendiamo le legittime risposte, ma abbiamo tutti la sensazione di essere stati ingannati >>. Anche ieri sera ultimo giorno di gennaio i genitori degli alunni pendolari si sono ritrovati davanti il municipio per manifestare tutto il loro disappunto per poi salire presso la Sala Consiliare dove ancora una volta il sindaco ha ribadito la stesse cose del giorni prima cioè che si aspetta dalla Regione Siciliana il riparto delle somme che dovrebbe arrivare martedì prossimo. Oggi è il 1 febbraio e i genitori, in attesa degli abbonamenti chiesti a gran voce, hanno deciso di accompagnare con i propri mezzi i figli a scuola almeno fino a martedì e se non ci saranno risvolti positivi sono disposti ad azioni più eclatanti. Una situazioni imbarazzante più che mai anche perché molto genitori aspettano da anni i rimborsi degli anticipi degli abbonamenti e si parla di cifre che per molte famiglie si aggirano tra le 500 e le 1000 euro per un diritto che nessuno può permettersi di negare.