Soccorso un marittimo colpito da malore in attività di pesca
La motovedetta CP860 della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle ha effettuato un’operazione di soccorso in mare denominata in gergo tecnico “MEDEVAC” ossia Medical Evacuation a favore di un marittimo colpito da un malore durante l’attività di pesca nel Canale di Sicilia.
Nel particolare il comandante dell’imbarcazione da pesca “M/P Agostino Padre”, iscritta nei registri di Porto Empedocle, mentre era in attività di pesca a circa 32 miglia di distanza dalla costa agrigentina, ha contattato il C.I.R.M. (Centro Internazionale Radio Medico), in quanto un marittimo era stato colpito da forti dolori addominali causati, forse, da una colica renale. I medici del C.I.R.M. hanno dato al Comandante del motopesca le prime indicazioni da adottare tempestivamente per soccorrere il marittimo. Nonostante le prime cure il malcapitato non aveva alcun beneficio con i dolori che, purtroppo, aumentavano. Così il personale del C.I.R.M. in contatto radio con l’imbarcazione da pesca ha disposto l’evacuazione medica del malcapitato.
A questo punto è immediatamente entrata in azione la Guardia Costiera di
Porto Empedocle, al comando del Capitano di Fregata Gennaro Fusco, che nel giro di pochi minuti ha fatto uscire la motovedetta deputata al S.a.R. Soccorso in mare, la CP 860 con a bordo un medico ed un infermiere del 118 che ha rapidamente intercettato il motopesca e somministrato al marittimo infortunato le prime cure mediche con successivo trasbordo per il suo trasporto nel porto di Porto Empedocle. Da qui il marittimo è stato immediatamente trasportato in ambulanza presso l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento per le successive cure sanitarie.
Il Comandante della Capitaneria di porto ha espresso la sua soddisfazione per l’operato svolto dagli uomini della Guardia Costiera soprattutto per la celerità con cui si sono svolte le operazioni si soccorso.