Agrigento: Atti vandalici nel centro storico
21:17 – Agrigento. Niente è bastato, lo sforzo di una associazione culturale “CulturalArt”, che da anni cerca di abbellire, il centro storico tra la Via Atenea e la Via Neve. Infatti è da mesi che tra la Via Atenea e la Via Neve, gli abitanti si lamentano di vari problemi che sono le urla disumane di ragazzi ubriachi, i cori da stadio a qualunque ora della notte sulla via Atenea e zone limitrofe, i bivacchi di giovani strafatti di qualsivoglia cosa sulle scale, davanti ai portoni, il vomito per strada, i campanelli suonati e i battenti dei portoni inutilmente scossi nel cuore della notte, tutti rumori che qualche finestra con vetro-camera, delle quali sono peraltro forniti, non riesce a bloccare. Oggi, invece, la situazione si aggrava, con auto che nelle ore più buie della notte e in mancanza di attività ricreative, si dedicano ad atti vandalici gratuiti sulle auto altrui con tergicristalli spezzati, specchietti divelti, ed infine ruote bucate. “Come pretendere una vita migliore se la complichiamo a noi stessi e agli altri (che non ve l’hanno chiesto!) con tali nefandezze. – dice una residente – Oggi l’energia e le azioni non sono più volte a trovare soluzioni; ma al contrario, forse, sono parte del problema. Capita, non di rado, di scagliarsi contro i gestori dei locali notturni, responsabili solo (e per fortuna) di far girare l’economia della città, quando invece la colpa è da attribuire alla cattiva educazione delle persone: verbale e pratica. Questione di civiltà, ecco tutto! La prima e vera EMERGENZA-MEZZOGIORNO è la mancanza di amore e di rispetto per la propria terra e per coloro che la popolano. – continua – E’ la sera dei cani che parlano tra di loro: si muove la città coi bar, con gente che corre nelle piazze… galleggia e se va. Ci sono anche i delinquenti, gli innamorati… (“la sera dei miracoli” – Mannoia). Dato che è domenica, concludo con una immagine migliore della precedente. Sono le 14 “strilla” insistente il citofono, alla porta un simpatico uomo sulla settantina mi chiede “Signorì ha perso qualcosa?” resto di ghiaccio, ma d’impulso io rispondo “sì, l’orologio!” e mentre apre il pugno dove lo stringeva mi dice “Lo sapevo! Solo lei, nelle vicinanze, poteva avere un polso così stretto!” Immagino di aver avuto un viso felice come solo un bimbo davanti ad un dono inaspettato può fare… Poi sorridendo entrambi ci siamo augurati Buona Domenica. – conclude – “E’ la notte dei Miracoli… qualcuno nei vicoli del mondo riesce ancora a regalare un sorriso per bontà!.” I residenti, chiedono alle Istituzioni e alle Forze di Polizia, più controlli notturni, nella zona del centro storico.
LA REDAZIONE