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Aragona vanno in quiescenza i dirigenti Miccichè, Virone e Buscemi, la responsabile dell’ufficio Finanziario Ferrera e il capo gabinetto del sindaco Salamone

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Si svuotano tra quota 100 e il raggiungimento dei requisiti contributivi, vedi la legge Fornero, diversi uffici del comune di Aragona. Dal primo gennaio 2020 non faranno più parte dell’organico dei dipendenti comunali il responsabile dell’Ufficio Tecnico Luigi Virone, il comandante dei Vigili Urbani e responsabile dell’ufficio del Personale Alfonso Miccichè. Il responsabile dell’ufficio Segreteria Generale nonché vice segretario comunale Giuseppe Buscemi. Vanno pure in pensione la responsabile dell’ufficio Finanziario Ginetta Ferrera e il Capo Gabinetto e Cerimoniale del Sindaco, Mimmo Salamone. Mai nel passato le amministrazioni comunali di Aragona si sono ritrovate a dovere fronteggiare quella che adesso sarà una vera e propria emergenza tra l’altro in un periodo molto delicato per l’ente. In pratica con la fuori uscita dei pensionanti il sindaco Peppe Pendolino e la sua Giunta dovrà fare delle scelte molto delicate che potranno influire in un modo o nell’altro a portare avanti i progetti e il programma che l’amministrazione in carica si era posto durante la campagna elettorale e che sicuramente ha subito delle limitazioni anche a causa della dichiarazione di dissesto che non ha certo portato dei benefici alla comunità aragonese. Certo i dipendenti comunali che lasciano il comune dopo tanti anni di lavoro avranno qualche rimpianto, ma siamo certi che per loro inizierà un nuovo corso e magari si scrolleranno qualche pensiero che negli ultimi tempi e con tante cose che sono cambiate, rispetto agli anni d’oro delle assunzioni, e che erano diventate come macigni. A tutti, di cui conosciamo le qualità umane e professionali, auguriamo una buona pensione e tanta salute da dedicare alle proprie famiglie. Si spera che l’amministrazione nel giro di breve tempo provveda alla copertura dei posti rimasti vacanti con personale all’altezza della situazione perché non va messo in secondo piano che un buon dirigente è colui che riesce a sveltire la macchina burocratica e abbia le capacità di trovare attraverso lo studio di tanti bandi le risorse necessarie per fare alzare la qualità del paese, che negli ultimi anni ha perduto tanti giovani e famiglie intere, che per mancanza di lavoro hanno dovuto fare le valigie per cercare migliori fortune. 

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