Agrigento, Cronaca

Porto turistico di S. Leone – Venditore abusivo di prodotti ittici tenta di investire personale della Guardia Costiera durante i controlli, arrestato dai militari e processato oggi per direttissima

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foto 123:00 – Nella giornata di ieri personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle, al termine di una operazione di controllo per il contrasto alla commercializzazione abusiva di prodotti ittici, ha posto agli arresti un ambulante che, dopo aver opposto resistenza, aveva tentato di investire i militari con la propria auto e si era dato alla fuga. Le attività di controllo della filiera di pesca, pianificate dalla Capitaneria di Porto nell’ambito dell’operazione complessa nazionale denominata “Labirynth”, sono state svolte come di consueto da personale disarmato, in borghese e munito di appositi tesserini di riconoscimento. La pattuglia di tre militari, al comando di un ufficiale di ampia esperienza, alle ore 11.00 ha notato all’ingresso del porto turistico di S. Leone un venditore ambulante intento alla vendita di prodotti ittici con la propria automobile Fiat Punto. L’uomo – A.B., 46 anni, residente a P. Empedocle, già noto alle forze di polizia per precedenti specifici in materia di violazione delle norme sulla vendita del pescato – nell’intento di sottrarsi alla verbalizzazione ha dapprima opposto resistenza, insultando e minacciando i militari che ha poi tentato di investire: l’Ufficiale è stato colpito con violenza alla spalla sinistra dall’urto della portiera, e gli altri due operatori dopo aver intimato l’alt hanno fatto appena in tempo a sottrarsi alla traiettoria dell’auto per evitare più gravi conseguenze, mentre l’ambulante si dava alla fuga. La vettura è stata subito inseguita dal personale del Corpo, coadiuvato da autopattuglie della Polizia di Stato prontamente accorse in supporto, venendo poi fermata sulla S.S. 640 all’altezza dello svincolo per Maddalusa. L’uomo, che ha tentato ulteriore resistenza, è stato quindi arrestato dai militari della Guardia Costiera e scortato in Capitaneria di Porto, dove è stato denunciato alla Procurafoto2 della Repubblica di Agrigento per i reati di tentato omicidio, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale. Il P.M. di turno, Dott. Alessandro Macaluso, ne ha disposto l’accompagnamento agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima, che si è svolto nel pomeriggio di oggi di fronte al Giudice Monocratico del Tribunale di Agrigento, Dott.ssa Anna Genna, che ha convalidato l’arresto e, dopo aver escusso i testimoni, si è riservata ogni ulteriore decisione. L’ufficiale della Guardia Costiera è stato successivamente medicato al pronto soccorso di Agrigento per le lesioni riportate nell’urto provocato dalla vettura del trasgressore: i sanitari hanno riscontrato una forte contusione alla spalla sinistra, con una prognosi di 5 giorni. Il prodotto ittico sequestrato nel corso dell’operazione (circa 15 kg di anguille, rana pescatrice, scorfani e spigole), giudicato “non idoneo al consumo umano”, è stato avviato alla distruzione per motivi di igiene e sanità pubblica. A carico di A.B. la Capitaneria di Porto ha infine elevato una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 € per commercializzazione di prodotti ittici privi di documenti attestanti la regolare tracciabilità. L’episodio non ha avuto più gravi conseguenze solo grazie alla professionalità, all’esperienza ed al sangue freddo dei militari della Guardia Costiera, nonché alla consueta sinergia ed al prezioso supporto della Polizia di Stato. I controlli operati in mare ed a terra dal personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle per il rispetto delle norme sulla tracciabilità della filiera di pesca e sulla tutela igienico-sanitaria dei consumatori saranno intensificati, di concerto con le altre forze di polizia, nell’intero territorio della provincia di Agrigento.

La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle

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