Sicilia Coronavirus, smart working al comune di Palermo. Csa-Cisal: “Oltre 2 mila lavoreranno da casa”
“La decisione del comune di Palermo di incentivare lo smart working, consentendo a circa 2.200 dipendenti di lavorare da casa, è una misura che Csa-Cisal, Cgil e Uil avevano chiesto a gran voce e che l’amministrazione ha accolto. Grazie alla sinergia con Sispi, questo numero potrà crescere ulteriormente facendo quindi diminuire il numero di dipendenti fisicamente in ufficio e limitando pertanto la possibilità di contagio da Coronavirus, ma lasciando intatta la funzionalità dei servizi”. Lo dice Nicola
Scaglione del Csa-Cisal. “Inoltre per quei dipendenti che solitamente prestano servizio in musei, impianti sportivi e scuole e che non possono in alcun modo essere impiegati altrove scatterà l’applicazione del congedo
straordinario retribuito, così come previsto dal Decreto di inizio marzo – continua Scaglione – Il Comune ha anche deciso di consentire subito la fruizione delle ferie residue del 2019 che comunque, da contratto, andavano esaurite entro aprile. Si tratta di provvedimenti di buon senso adottati dall’amministrazione, a cui va il nostro apprezzamento in uno spirito di collaborazione che ci vede tutti uniti nella battaglia contro il Coronavirus”