Coronavirus. Fava: “Subito tampone per tutti i rientrati in Sicilia. Dotare tutti operatori sanitari di DPI”
“Tampone subito per i 35mila siciliani rientrati e in auto quarantena, con il potenziamento delle strutture di analisi.
E’ questo che chiediamo al Governo regionale, considerando questa la principale emergenza per la Sicilia, insieme alla fornitura dei kit di protezione individuale a tutti, ripeto, tutti gli operatori sanitari e i medici di famiglia.”
Lo ha dichiarato oggi Claudio Fava, durante il dibattito dell’Assemblea Regionale Siciliana sull’emergenza legata al Coronavirus.
Per Fava, “occorre poi la predisposizione di una finanziaria “di guerra” che ricollochi subito prelievi e risorse, tenendo conto di quali sono adesso le emergenze, le urgenze le necessità.”
Nel corso della seduta dell’ARS, Fava ha presentato un Ordine del Giorno, con precise e puntuali richieste al Governo regionale, fra cui:
– il potenziamento delle strutture abilitate alla verifica dei tamponi e la rete ospedaliera, anche sospendendo le chiusure dei punti nascita in Regione e utilizzando le strutture ospedaliere non pienamente operative;
– l’aumento delle procedure di accertamento dei contagi come fatto in Veneto e in Toscana partendo dai cittadini rientrati in Sicilia nelle ultime settimane;
– la garanzia al personale medico ospedaliero ed ai medici di famiglia dei dispositivi di sicurezza individuali e una via prioritaria per gli accertamenti che li riguardano, anche attraverso misure urgenti ed emergenziali come quella proposta dall’associazione Antigone e relativa alla possibilità di produrre nelle carceri mascherine di protezione
– misure urgenti per aiutare i comuni nelle verifiche del rispetto della quarantena obbligatoria e per garantire posti e assistenza ai soggetti marginali, come i senza fissa dimora. infine urgenti misure di sostegno alla popolazione della regione per garantire risorse economiche per l’acquisto di alimenti e dotazioni sanitarie e farmaceutiche.