Agata, Vergine e Martire
Un’ opera grandiosa quella andata in scena il 3 febbraio scorso al Teatro Sangiorgi di Catania. Il regista, e ideatore dell’opera, Pino Pesce fa Sua l’intera platea e inonda il pubblico di emozioni forti in un connubio mozzafiato di arte, musica, danza e recitazione. Accompagnato dalla Coro Schola Cantorum “Q. Maiorana” diretto magistralmente dalla Professoressa Norma Viscusi, dalla presenza scenica del Coro Lirico Siciliano del Maestro Francesco Costa e il coreografo Alfio Barbagallo crea qualcosa di magico che tutti i fortunati assistono.
A riprendere il tutto, in sequenza dinamica e in sovrapposizione 16:9, il regista e videomaker catanese Francesco La Rosa fresco del Premio Internazionale “ANTONIO DE CURTIS ‘2020” per la sezione cinematografia.
Narrata dalla voce del grande attore catanese Pasquale Platania, la vita di Sant’Agata interpretata dalla giovane Verdiana Barbagallo esprime candore, dolcezza e dolore che la gente del pubblico accoglie quasi in maniera estasiata. Bravi tutti, bravo ancor di più il regista Pino Pesce che scommette ad occhi chiusi sui giovani, l’interpretazione e la veemenza di Giuseppe Parisi, nel ruolo di Quinziano, che scaccia via ogni mal pensiero sulla professionalità e la fiducia del dare alle giovani promesse.
Una produzione voluta dal Dott. Riccardo Tomasello e trasformata in un elisir d’amore dal regista con più di cento comparse sul palco. C’è da valutare la collaborazione tecnica e non solo canora della Professoressa Norma Viscusi che accompagna il collega Pino Pesce ormai da anni. 1Bravi tutti, brava Sant’Agata, sperando che la tua anima e il tuo dolore servano da armi per il periodo brutto che affligge proprio in questo momento l’intero pianeta.