Cronaca, Scuola

Scuola: Maturità al via il 17 giugno. L’orale varrà 40 crediti

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Esame di maturità

Il prossimo 17 giugno inizierà l’esame di maturità 2020, che si svolgerà in forma solo orale a causa dell’emergenza coronavirus. La prova “partirà da un argomento che non sarà una tesina – ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a Skuola.net – ma un argomento di indirizzo da cui partiranno, scelto con i loro prof”. Poi ha aggiunto: “A settembre a scuola si deve assolutamente tornare”

La ministra ha spiegato anche come cambia il conteggio dei crediti: “L’esame rappresenta la conclusione di un percorso. Per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato di più il percorso di studi: quei 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale. Questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno”. “Sarà una riconversione delle vecchie tabelle – ha spiegato ancora – il ragazzo che prima avrebbe avuto 40 crediti al massimo, ne avrà 60 sulla base dell’ultimo triennio”.

Poi un messaggio ai maturandi: “La scelta di tenere le scuole chiuse è stata sofferta ma era per proteggere tutti. L’esame di Stato sarà un momento bello della vostra vita, state tranquilli, tra 20 anni lo ricorderete, i ragazzi della maturità 2020 saranno ricordati dalla storia”. “Io credo sia un momento fondamentale, gli esami di Maturità vanno fatti in totale sicurezza ma fidatemi di me – ha concluso la ministra – l’esame ve lo ricorderete e non sarà un momento brutto, lo ricorderete con affetto”.

“Più si studia oggi, meno si deve recuperare domani – ha detto ancora Azzolina – Lo dicevo anche ai miei studenti: studiate oggi e non dovete studiare d’estate. La didattica a distanza ha avuto successo ma non dappertutto. Le valutazioni si faranno: chi aveva 8 avrà 8, chi merita 4 avrà 4 e il prossimo anno bisogna recuperarlo”. “Lo studente deve maturare conoscenze e competenze – ha proseguito – A inizio settembre chi deve recuperare delle competenze lo farà, altrimenti il prossimo anno scolastico sarà il più in salita possibile. Lo studio è sì un diritto ma anche un dovere che non si annulla ai tempi del Coronavirus. La scuola è per la costruzione del vostro futuro”.

A chi finisce le medie, ha spiegato la ministra, “faremo preparare una tesina, lavoreranno insieme ai loro insegnanti, la consegneranno e poi ci sarà lo scrutinio finale”.

Riguardo il ritorno a scuola a settembre, Azzolina ha detto: “Sto lavorando e ci stiamo lavorando con il Comitato di esperti, stiamo pensando a varie opzioni”. “La scuola è uno dei primi pensieri dell’intero governo – ha aggiunto – lavoriamo per far sì che a settembre si torni nella massima sicurezza, se abbiamo chiuso adesso è per fare si che a settembre si tornasse in massima sicurezza, oggi non potevamo farlo per i dati epidemiologici. Il governo ha l’obbligo di garantire la salute dei cittadini. È un sacrificio oggi per ripartire più forti domani”.

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