Città indignata per il vile furto, a San Leone, di una sedia da mare per diversamente abili
I Carabinieri, con un’indagine lampo, la recuperano. Un denunciato per incauto acquisto. Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Agrigento hanno recuperato una sedia da mare per diversamente abili. Dopo aver battuto palmo a palmo tutto il litorale di San Leone, l’hanno vista sul bagnasciuga di un noto lido della zona.
Tutto era iniziato poche ore prima, quando l’Assessore Gabriella Battaglia e l’Assessore Gerlando Riolo erano venuti in caserma per denunciare, attoniti, che qualcuno aveva rubato la sedia da mare per diversamente abili, collocata dal Comune nei pressi di Piazzale Giglia di San Leone, proprio con il prezioso compito di permettere anche a soggetti con difficoltà motorie di poter accedere a mare per rinfrescarsi. Nel corso della denuncia, era altresì emerso che il grave episodio stava già suscitando forte indignazione tra la popolazione e sul web.
I militari hanno rinfrancato subito i due amministratori, rassicurandoli sul fatto che si sarebbero messi immediatamente alla ricerca su tutto il litorale. E così hanno fatto. Per tutta la mattina, infatti, una decina di Carabinieri della Stazione di Agrigento si sono messi all’opera per pattugliare l’intero tratto di spiaggia, escutendo vari testimoni. In tarda mattinata la svolta, quando alcuni onesti cittadini hanno segnalato, sul bagnasciuga di un noto lido di San Leone, una sedia di colore azzurro, come quella rubata. I militari, in un attimo, hanno fatto accesso su quel tratto di spiaggia ed hanno iniziato una perquisizione. È effettivamente saltata fuori la sedia rubata a Piazzale Giglia, serenamente disposta sul bagnasciuga per le esigenze del lido. Alla richiesta dei militari, F. V., 35enne, impiegato presso lo stabilimento, ha ammesso di averla acquistata poco prima al prezzo di 100 euro da un soggetto sconosciuto. Per lui è così scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento per incauto acquisto. La sedia, appena dissequestrata, sarà subito riconsegnata al Comune e potrà continuare a svolgere il suo prezioso compito a favore delle persone meno fortunate della città. Le indagini dei Carabinieri non si fermano qui. Andranno infatti avanti per dare un volto anche a colui che si è impossessato della sedia, rendendosi così responsabile del suo furto.