13:29 – Ad Agrigento, nella camera mortuaria dell’ ospedale San Giovanni di Dio, si è protratta oltre 7 ore l’autopsia sul cadavere che si ritiene sia di Angelo Truisi, 24 anni, fabbro, di Licata, scoperto in una villa abbandonata a Licata, in contrada Balatazze, sul mare. Ad eseguire l’esame è stato il professor Cataldo Ruffino, medico legale dell’Università di Catania, incaricato dal pubblico ministero Salvatore Vella, titolare del fascicolo d’inchiesta sull’omicidio. Ad uccidere il giovane sarebbero stati, oltre a numerosi colpi di oggetti contundenti, anche 4 colpi di arma da fuoco, e ancora non è certo se si tratti di fucile o pistola. Ciò giustifica la presenza di quattro fori all’addome, e di tanto sangue nelle immediate vicinanze del cadavere. Gli esiti riveleranno inoltre se sul cadavere, in avanzato stato di decomposizione, vi sono tracce di sevizie. Sono stati prelevati campioni di tessuto, utili ad eseguire l’esame del Dna, per scoprire se il cadavere è davvero Angelo Truisi. La madre avrebbe già riconosciuto una scarpa, alcuni brandelli di vestiti e un mazzo di chiavi ritrovato accanto al corpo.