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Il futuro della Pubblica Amministrazione Locale secondo l’Arch. Giancarlo Asilo

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E’ in tour in Sicilia, tra i vari comuni dell’Isola, l’architetto Giancarlo Asilo, esperto in gestione manageriale dei servizi pubblici locali. E’ tra i pochissimi professionisti in ambito nazionale a poter attestare la direzione di progetti in importanti Comuni italiani, tra i quali Roma, Milano, Verona, Siena, Trento, Prato, Parma e Foggia. Giancarlo Asilo è stato ricevuto all’Ars, l’Assemblea regionale siciliana, da alcuni deputati regionali e nel corso dell’incontro sono stati illustrati i nuovi progetti per una gestione manageriale dell’Ente Locale. Poi ha incontrato alcuni sindaci dei Comuni siciliani per discutere anche della qualità dei servizi pubblici erogati a cittadini e imprese. L’architetto Giancarlo Asilo si è fermato a Sciacca, una delle città agrigentine che più ama, ed è lì che ci siamo incontrati per una intervista sul momento che sta attraversando la Pubblica Amministrazione Locale:

D: E’ sempre un piacere  incontrarti …ben arrivato!

R: “Il piacere sai bene che è il mio perché per il sottoscritto ha un significato particolare lavorare in una terra così ricca di tradizioni, di cultura e, soprattutto, dopo circa 20 anni di attività con la Pubblica Amministrazione, dove ritrovo tanti amici. Mi fermo spesso a Sciacca dopo aver apprezzato la città anche per il “carnevale” e dove non rinuncio all’ottima “tabisca saccense”.

D: Come e quando nasce questo tuo rapporto professionale con la Sicilia

R: “Ho iniziato ad interagire con i Comuni siciliani  seguendo alcuni aspetti legati al “Sistema Integrato Territoriale” in un progetto di ottimizzazione della fiscalità locale presso il Comune di Siracusa nel lontano 1998 con l’amministrazione del Sindaco Dell’Arte, poi è seguito il Comune di Catania con l’amministrazione del Sindaco Scapagnini, poi dal 2005 sono stata impegnato e sono impegnato nell’area dell’agrigentino  dove ho seguito , tra i tanti, progetti per l’ATO CL1 Ambiente, GESA Ag2 Ambiente e Voltano S.p.A.”.

D: In questi giorni sappiamo che sei molto impegnato per promuovere nuovi progetti per una gestione manageriale dell’Ente Locale. Dal tuo punto di vista come inquadri la situazione attuale e futura della Pubblica Amministrazione

R: “Dal punto di vista gestionale, la macchina amministrativa dei Comuni italiani viaggia ancora a diverse velocità, esistono certo realtà virtuose che ho incontrato anche in Sicilia, ma la percezione che si avverte è quella che i Comuni gestiti al meglio sono sempre troppo pochi. Questa mia constatazione la lego a due fattori principali:

PUNTO PRIMO: grande sofferenza dei “Bilanci finanziari” legata sì all’entrata in vigore della  diversa modalità di calcolo del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (NDR: in vigore con l’approvazione del rendiconto 2019) che da una sua determinazione con “metodo semplificato” è passato al “metodo ordinario” generando “disavanzi” importanti ,ma anche rilevabile da una cattiva gestione della corretta applicazione della fiscalità locale (in primis IMU e TARI). Per onestà intellettuale devo dire che solo in minima parte questa situazione è stata influenzata dalla flessione delle entrate tributarie legata all’emergenza Covid-19 ma, mentre le prime due ragioni hanno natura strutturale  l’ultima spero possa avere carattere straordinario.

PUNTO SECONDO: la presenza in tante realtà di Amministratori Pubblici che non hanno le competenze specifiche gestionali per poter affrontare questo difficile momento storico. Probabilmente anche molti amministratori degli anni passati non erano all’altezza per ricoprire un ruolo così importante per lo sviluppo di una comunità ma oggi, con la grave crisi finanziaria che vivono gli Enti Locali questa incompetenza ed inadeguatezza emerge maggiormente. In quasi tutti i territori il Comune rappresenta il maggior committente è non pensabile poterlo governare con incompetenza influenzando quindi, negativamente la “qualità della vita” dei cittadini amministrati e facendo perdere “competitività” sul mercato alle aziende presenti su quei territori. In molti casi riscontro molta difficoltà a comunicare con questa categoria di amministratori perché mancano “nelle basi” per poter comprendere alcune strategie e processi gestionali, anche esponendo i concetti dei processi gestionali più semplici. Troppo dal mio punto di vista il divario tra “quanto e come  bisognerebbe fare” e “quanto credono di saper fare”.

D: Soluzioni?

R: “E’ necessario individuare figure adatte a ricoprire il ruolo di Amministratore Pubblico. Non è pensabile che “dalla sera alla mattina” ci si inventa Sindaco o Assessore, credo sia altamente irrispettoso per i cittadini amministrati anche se poi la qualità del “politico eletto” è lo specchio di chi lo vota. Fondamentale poi la formazione continua degli Amministratori Pubblici che devono essere messi in condizione di studiare, aggiornarsi e confrontarsi con esperti del settore nella gestione di ogni attività di competenza di un Comune per una loro crescita culturale-gestionale dei territori a breve, medio e lungo termine. Nei giorni 25, 26 e 27 settembre parteciperò come formatore sul tavolo tecnico della “trasformazione digitale”, all’interno del “Training Camp di Ventotene” promosso dall’ANCI – Lazio in collaborazione con la Regione Lazio. L’intento della tre giorni di dibattiti, seminari e plenarie è quello della diffusione di una buona politica e sostenere la crescita culturale e professionale degli amministratori degli Enti Locali del Lazio anche nel contesto di una visione europea. Occorrerebbero più momenti di confronto  come il “camp di Ventotene”.

D: Progetti futuri?

R: “Considerato il momento di gravi crisi finanziaria degli Enti Locali, sto lavorando ad un progetto innovativo di gestione degli immobili al fine di ottimizzare le entrate locali che avrà i suoi massimi benefici sul gettito dell’IMU. Altro non voglio dirti – sorriso– posso solo dirti che verrà presentato a breve in un Comune dell’area romana coinvolgendo anche il Ministero delle Finanze e alcuni  media nazionali”.

D: Una mia curiosità: hai mai pensato di fare “politica”?

R: “risata…”

…grazie Giancarlo per la piacevole conversazione e a presto.

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