Giornate Fai d’Autunno 2020, “Un Luogo al giorno”: Agrigento, Casa Museo dei Padri Liguorini
Prosegue il countdown in vista delle Giornate Fai d’Autunno.
L’evento promosso dal FAI- Fondo Ambiente Italiano si svolgerà sabato 17 e domenica 18 e sabato 24 e domenica 25 ottobre (orario delle visite: dalle ore 09,00 alle 13,30 e dalle ore 15,30 alle 18,00).
Domenica scorsa, intanto, è partita la rubrica “Un Luogo al giorno”, con lo scopo di presentare ogni giorno, appunto, un luogo diverso tra quelli che verranno aperti nei due weekend.
Dopo la Biblioteca Lucchesiana e la Casa Museo Atelier Bellanca, il Gruppo FAI Giovani e la Delegazione FAI di Agrigento presentano la Casa Museo dei Padri Liguorini (link prenotazione visita https://www.fondoambiente.it/luoghi/casa_museo-dei-padri-liguorini?gfa)
La Storia
La Comunità Redentorista è una comunità apostolica, fondata dal nobile S. Alfonso Maria de Liguori, che “seguita” il Redentore tra gli abbandonati predicando la Parola. È proprio questa la missione principale dei Redentoristi nella Chiesa: la proclamazione esplicita della Parola di Dio in vista della conversione fondamentale. Missione è quindi ogni forma di apostolato per gli abbandonati, con un intervento pastorale straordinario dove non arriva la pastorale ordinaria. Nella storia della città di Agrigento, un gruppo di Padri Liguorini, guidati da P. Blasucci, giunse per predicare le Missioni su invito di Mons. Lucchesi, vescovo di Agrigento. Trovarono inizialmente ospitalità nell’Ospizio degli Oblati e a loro fu affidata dapprima la chiesa di S. Giorgio e poi la chiesa di S. Maria dell’Itria. Nel 1768 Mons. Lucchesi nomina i Padri custodi della biblioteca, da lui fondata, e dona loro il terreno attiguo per fabbricarvi una casa secondo le loro regole. La Casa sorse molto lentamente; nel 1839 fu avviata la costruzione della chiesa adiacente, poi benedetta nel 1854, che fu dedicata a S. Alfonso, primo luogo di culto al mondo dedicata a questo Santo. Nel 1860, con l’avvento dell’unità d’Italia, i Padri furono cacciati ed espatriarono a Malta, aspettando nuovi eventi che non arrivarono. Nel 1914 furono richiamati ad Agrigento da Mons. Lagumina, che aveva frattanto riscattato la Casa. Nel 1954 S. Alfonso fu dichiarato Patrono principale della città e della diocesi assieme a S.Gerlando, e questo fu motivo di riacquisito prestigio dei padri Liguorini. Il complesso monumentale è ubicato nella parte alta della città, domina e chiude la parte nord del centro storico assieme alle altre strutture ecclesiastiche, a volere formare un baluardo della fede cristiana, contrapponendosi alla schiera dei templi pagani greci siti nel colle sud della vecchia Akragas. L’ingresso al Palazzo è caratterizzato da una scalinata in pietra che conduce alle varie stanze del complesso monumentale, che accolgono la galleria dei ritratti dei vescovi agrigentini, testimoniando una tradizione cristiana agrigentina millenaria, in cui emergono personalità illustri che hanno scritto la storia della diocesi attraverso il loro operato. Il prospetto principale è stato oggetto di diverse trasformazioni nel tempo; oggi si presenta con una facciata compatta sobria ed elegante, trafilata da una serie armoniosa di balconi a ringhiera. Di particolare effetto suggestivo è il cortile colonnato interno. Il 28 giugno 2010, presso il Complesso monumentale dei Padri Liguorini di Agrigento, viene inaugurata la nuova sistemazione, in forma di casa-museo, degli arredi e delle collezioni d’arte della Casa dei Missionari Redentoristi di Agrigento, dal titolo: “Arredi e Collezioni dei Padri Liguorini di Agrigento. Tutela e Conservazione”. La selezione vanta tele proposte secondo un percorso organizzato per filoni tematici e iconografici, cui è affiancata una raccolta di suppellettili liturgiche e arredi sacri della casa dei Padri Liguorini di Agrigento, con manufatti dell’argenteria siciliana che vanno dal XVII al XIX secolo.
Le Giornate FAI d’Autunno 2020 sono l’occasione in cui, per la prima volta, il Complesso Monumentale dei Padri Liguorini viene aperto con la nuova gestione, offrendo ai visitatori la possibilità di vedere oggetti inediti ed un contesto ancora più curato.
Per avere la certezza di un posto riservato è consigliato prenotare le visite sul sito www.giornatefai.it, scegliere il giorno e l’orario preferiti tra quelli disponibili. I visitatori potranno sostenere il Fai con una donazione libera del valore minimo di 3€ e potranno anche iscriversi al FAI online o durante l’evento.
I link per prenotare le visite: La Biblioteca Lucchesiana (https://www.fondoambiente.it/luoghi/biblioteca-lucchesiana?gfa)e la Casa museo dei Padri Liguorini (https://www.fondoambiente.it/luoghi/casa_museo-dei-padri-liguorini?gfa) ad Agrigento; il Museo Diocesano (https://www.fondoambiente.it/luoghi/museo-diocesano-aragona?gfa), la Chiesa della Provvidenza (https://www.fondoambiente.it/luoghi/chiesa-della-provvidenza?gfa) e Casa dell’artista Atelier Bellanca (https://www.fondoambiente.it/luoghi/casa-dell-artista-atelier-bellanca?gfa) ad Aragona.