Pullara, sulla candidatura a Presidente della Regione, Musumeci
Nota: Questo comunicato non è un articolo prodotto dalla Redazione di “TV SICILIA 24”, ma una nota stampa esterna di cui pubblichiamo integralmente.
Che il Presidente Musumeci possa pensare che la sua ricandidatura e l’eventuale rielezione passino dalle possibili congiunture nazionali, tra l’altro relative all’elezione del Presidente della Repubblica, ovvero dall’annuncio di concorsi alla regione per mille posti, con centinaia di migliaia di disoccupati cui piuttosto che una speranza si offre una sonora delusione, ovvero ancora da un sondaggio che al di là del merito, per cui esprimo perplessità per le alternativa di centro destra offerte, interroga 1.000 soggetti, su oltre 5.000.000 di abitanti, ci pare un esercizio di convincimento autoreferenziale, condiviso solo per piaggeria da chi trova più semplice e conveniente applaudire, che poco ha a che vedere con l’esercizio del voto reale, cioè quello che i siciliani pensano davvero.
Sono le parole del deputato regionale della Lega e Presidente della commissione speciale monitoraggio e verifica delle leggi, on. Carmelo Pullara, che precisa essere valutazioni proprie non condivise preliminarmente ma che non esclude lo siano o possano esserlo.
E’ come se si volesse mettere la testa sotto la sabbia – spiega Pullara. Nemmeno le kermesse organizzate qua e là devono fare pensare che possano raffigurare il consenso. Dal segreto dell’urna gli elettori, non a viso aperto, in libertà esprimeranno il proprio giudizio. L’unico dato reale a cui guardare è quello delle ultime amministrative che non mi pare siano andate nello stesso verso dei sondaggi oggi pubblicati. Penso che occorra riconquistare la fiducia dell’elettorato perché questo governo così come è stato distaccato dall’assemblea lo è apparso anche dal territorio. Ho la paura che del governo Musumeci possano essere ricordati solamente la faraonica fiera mediterranea del Cavallo di Ambelia, ovvero la fallimentare gestione della sanità non solo a causa della pandemia ma in assoluto (nessuna riforma e nemmeno sfida al futuro), ovvero da ultimo, la criticabilissima raccolta fondi per la tragedia di Ravanusa solo per fare qualche esempio.
Passata l’elezione del Presidente della Repubblica, che sta ovviamente drogando ogni discorso politico, per la quale ricordo a me stesso i tre grandi elettori di rappresentanza regionale saranno eletti dall’assemblea siciliana, occorrerà con umiltà e spirito di gruppo e soprattutto nell’interesse della Sicilia sedersi attorno ad un tavolo con pari dignità seppur nel giusto peso elettorale e di rappresentanza parlamentare che nulla ha a che vedere con il mondo virtuale ovvero con i sondaggi ovvero con la mera gestione del potere. Certo non aiuta lo stesso Presidente Musumeci il rinsaldare lo spirito di gruppo questo aleggiare come fosse minaccia la sua candidatura a prescindere dalla coalizione di centro destra ricordando cosa favorì l’elezione di Crocetta. Dal canto mio rispedisco al mittente queste velate minacce politiche e rispondo dicendo che per quanto mi riguarda se vincerà la coalizione a cui appartengo e apparterò ovviamente ne sono contento ma il mio primo obiettivo è assicurare che il governo della regione risponda alle aspettative della gente e non a quelle di un piccolo gruppo.
Il partito a cui appartengo – conclude Pullara – sono certo che farà valere le proprie ragioni e soprattutto, saprà porre i temi centrali nell’interesse della nostra isola indicando gli uomini o le donne adatti a perseguirli.