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Aragona: Nostalgia del presepe

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In un tempo in cui le tradizioni religiose più antiche tendono a scomparire, soppiantate dalle nuove tendenze provenienti dal nord Europa e dagli Stati Uniti, il presepe, il caro presepe nostrano, si prende una bella rivincita ad Aragona, come del resto in tanti borghi caratteristici della nostra Sicilia. Quest’anno in tutta Aragona c’è stata una esplosione di idee, di fantasia e arte povera, culminata con la realizzazione di numerosi presepi, al chiuso nelle Chiese e all’aperto, nelle piazze come sulle scalinate, dall’inizio del paese, quartiere della “Zorba”, alla via Enrico La Loggia, dove è stato ideato un presepe moderno di fronte al monumento dei Martiri di Nassiriya, fino alla salita del Calvario, e perfino nelle scuole, dove tantissimi alunni sono stati coinvolti nella realizzazione di un presepe vivente. Nel quartiere di San Francesco, l’associazione “Il cortile di Francesco”, con il sostegno della comunità parrocchiale e la collaborazione di alcune associazioni teatrali, ha realizzato un vero e proprio presepe vivente all’aperto, che riproduce gli ambienti della Palestina, così come gli antichi mestieri della Sicilia, e dà vita ad alcune scene con i tipici personaggi della “Pastorale”, il tradizionale poema religioso tanto caro agli aragonesi. Sulla scalinata Spinuzza, in via Alberto Mario, spicca il presepe “diffuso”, frutto di tre mesi di lavoro da parte di decine di volontari.



Quest’anno, la Chiesa della Provvidenza ha ospitato numerosi presepi, da quelli più piccoli realizzati dai bambini del catechismo, a quelli più grandi ideati e costruiti dal giovane artista Carmelo Sciortino in collaborazione con Marco Chiarelli, Mattia Sciabica, Alfredo Chiarelli, Alfonso Giovanni Contrino, Salvatore Di Giacomo e Giovanni Cacciatore.  Una annotazione particolare merita il presepe in stile siciliano, nel quale l’artista ha voluto rendere omaggio alla tradizione zolfara di Aragona, attraverso le varie fasi della lavorazione dello zolfo nelle miniere, così come alla vita degli antichi quartieri del centro storico; Altro omaggio, infine, a Luigi Pirandello, con alcune scene delle novelle che il territorio di Aragona gli ha ispirato: Ciaula scopre la luna, il corvo di Mizzaro, la cassa risposta e la giara. Ogni oggetto è stato realizzato a mano con perizia di particolari.  Certo, un grande merito va all’opera di promozione svolta in questi anni dall’arciprete don Angelo Chillura che non si è mai stancato di incoraggiare e ringraziare i volontari e le associazioni nella realizzazione dei presepi. Quest’anno, grazie anche all’impegno dell’Assessore Raimondo Chiara, l’atmosfera del Natale è stata arricchita dalle luminarie, che hanno abbellito il paese.



Il Vice Sindaco plaude all’impegno sostenuto dalle Parrocchie, dalle Scuole, dai Volontari e dalle Associazioni operanti ad Aragona, rivolgendo un grazie particolare all’artista Carmelo Sciortino, Marco Chiarelli, Mattia Sciabica, Alfredo Chiarelli, Alfonso Giovanni Contrino, Salvatore Di Giacomo e Giovanni Cacciatore, per le loro creazioni artistiche che danno lustro al paese di Aragona.


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