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Agrigento al centro del XXV convegno del FAI. Carandini: “Ci piacerebbe attuare il nostro progetto di Museo di Città”

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“Nella Valle dei Templi di Agrigento dove c’è la nostra Kolymbethra e dove ci piacerebbe moltissimo che il nostro progetto per la storia della Città potesse un giorno attuarsi, ci si deve preoccupare degli alberi ma anche delle colonne dei Templi, come l’Ambiente e l’ Umanità esigono”.

Lo ha detto il Presidente del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini, a margine del suo intervento in occasione del XXV Convegno nazionale dal titolo: “Fondo per l’ambiente italiano; per quale ambiente? ”, che si è tenuto ieri in modalità webinar .

Il noto archeologo cita, dunque, il Museo di Città, il progetto ideato dal FAI, pensato per introdurre alla scoperta di Agrigento, per supportarla ed arricchirla con un contenuto didattico e informativo. Uno spazio che si propone di aumentare il livello di soddisfazione del pubblico e la qualità generale dell’esperienza culturale e turistica offerta dalla città.

Ideato come un atlante narrato di Agrigento, il progetto del FAI  prevede grandi mappe dell’intero spazio urbano, arricchite da documenti iconografici e fotografici vari, in grado di offrire la rappresentazione ricostruttiva della città attraverso i periodi storici più significativi.

Agrigento, dunque, al centro del convegno nazionale. Infatti, anche il vice presidente esecutivo della Fondazione, Marco Magnifico, dopo l’intervento del ministro Dario Franceschini, ha acceso i riflettori sulle case Montana, l’edificio  che sorge a monte del Giardino della Kolymbethra,  recente acquisto del FAI: “La casetta di contadini che ha deciso di non crollare perché sapeva che prima o poi l’avremo comprata noi e sono ben felice – ha detto soddisfatto Magnifico – di sentire che c’è un fondo per il recupero degli edifici rurali,  perché ci butteremo a pesce  su di lei signor Ministro”.

Agrigento, infine, anche nelle parole del Vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao che ha detto: “Senza transizione ambientale e digitale non è possibile immaginare il futuro per la nostra Nazione e per la nostra Europa. Sono un sostenitore del Fai, realtà che da sempre ha la capacità di guardare al piccolo, piccolissimo ma anche all’interno Paese, accendendo dei fari su temi importanti, come quello dell’ambiente appunto”. Armao ha, poi, concluso dicendo:“ Ci vediamo ad Agrigento”. Sicuramente per parlare del Museo di Città.

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