Agrigento: Approvata la “legge Iacono” che istituisce le ferrovie turistiche
È stata approvata in via definitiva dalla commissione Lavori Pubblici del Senato la proposta di legge che istituisce le ferrovie turistiche in Italia. Un risultato che parla agrigentino e che rafforza l’offerta turistica del nostro Paese. Prima firmataria della proposta di legge è stata, infatti, la deputata nazionale del PD, Maria Iacono, che su facebook esulta: “Ha richiesto tanto impegno e tanta determinazione, ma l’abbiamo portata a buon fine. La legge sulle ferrovie turistiche è oggi uno strumento in più per lo sviluppo turistico del Paese e della Sicilia. Orgogliosa di questo risultato e grata a quanti, nelle istituzioni e in tutta Italia, mi hanno sostenuta ed incoraggiata. Adesso faremo in modo che amministratori locali e gli operatori turistici e culturali facciano rete per valorizzare le tratte esistenti e recuperare quelle abbandonate. Rimango naturalmente disponibile ad ogni iniziativa o confronto per far conoscere le nuove norme e discutere di sviluppo turistico”.
Si conclude, quindi, positivamente il lungo cammino procedurale, partito ad inizio legislatura, che ha animato un ampio dibattito da Nord al Sud del Paese. La definitiva approvazione (di mercoledì scorso) del DDL 2670 “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico” chiude l’iter procedurale e mette “in carrozza” un nuovo turismo lento, sostenibile e romantico su linee ferrate per conoscere le bellezze paesaggistiche e culturali, da un altro punto di vista, ovvero viaggiando su treni storici. Il DDL, inoltre, è stato fortemente sostenuto dal ministro ai Trasporti, Graziano Del Rio, e da quello ai Beni ed Attività Culturali, Dario Franceschini, che su twitter scrive: “Approvata la legge Iacono sulle ferrovieturistiche. Un patrimonio incredibile per l’ambiente, il paesaggio e il turismo”.
Un traguardo, quindi, che colma il divario normativo rispetto a diversi Paesi europei ed apre nuovi scenari nel nostro territorio che conserva tratte ferroviarie di grande valenza turistica e paesaggistica come, ad esempio, la Agrigento Centrale – Porto Empedocle che attraversa la Valle dei Templi di Agrigento e ferma al Tempio di Vulcano – Kolymbethra. Ma non solo, la nuova legge servirà da “apri pista” ad un altro importante DDL firmato Maria Iacono che riguarda la tutela e valorizzazione dei siti minerari dismessi e del loro patrimonio storico, archeologico, paesaggistico ed ambientale. Un segmento importante che nel nostro territorio registra diversi siti serviti da scali ferroviari come ad esempio Aragona, Comitini e Casteltermini.
“L’approvazione in via definitiva della Legge che istituisce le ferrovie turistiche in Italia, col voto unanime di tutti i gruppi parlamentari – ha infine commentato Maria Iacono – è il frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto il grande contributo delle associazioni presenti in gran parte del territorio Italiano, della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane con in testa il suo direttore Luigi Cantamessa (infaticabile nell’opera di valorizzazione degli antichi tracciati, di RFI), del presidente della Commissione Trasporti della Camera, On. Michele Meta, il cui prezioso lavoro e’ stato determinante nell’avvio e nei passaggi cruciali della legge, dei tanti colleghi che hanno sottoscritto la proposta ed hanno dato il loro contributo al dibattito, dell’ On Romina Mura e della senatrice Cantini, relatrici rispettivamente alla Camera ed al Senato.
Un ringraziamento doveroso va al capogruppo del PD alla Camera, Ettore Rosato ed al Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del turismo Dario Franceschini, al Ministro Del Rio e al viceministro Nencini che sin da subito hanno dato il loro sostegno al progetto di legge.
Tantissimi messaggi provenienti da tutt’Italia – conclude Iacono – hanno confermato ulteriormente quanto atteso fosse questo provvedimento e quanti siano gli appassionati, gli operatori e gli amministratori locali disposti ad investire il loro impegno per valorizzare tante tratte ferroviarie che rischiavano l’abbandono e che invece possono oggi dar vita ad un modello virtuoso e sostenibile di turismo”.