Si conclude, quindi, positivamente il lungo cammino procedurale, partito ad inizio legislatura, che ha animato un ampio dibattito da Nord al Sud del
Un traguardo, quindi, che colma il divario normativo rispetto a diversi Paesi europei ed apre nuovi scenari nel nostro territorio che conserva tratte ferroviarie di grande valenza turistica e paesaggistica come, ad esempio, la Agrigento Centrale – Porto Empedocle che attraversa la Valle dei Templi di Agrigento e ferma al Tempio di Vulcano – Kolymbethra. Ma non solo, la nuova legge servirà da “apri pista” ad un altro importante DDL firmato Maria Iacono che riguarda la tutela e valorizzazione dei siti minerari dismessi e del loro patrimonio storico, archeologico, paesaggistico ed ambientale. Un segmento importante che nel nostro territorio registra diversi siti serviti da scali ferroviari come ad esempio Aragona, Comitini e Casteltermini.
“L’approvazione in via definitiva della Legge che istituisce le ferrovie turistiche in Italia, col voto unanime di tutti i gruppi parlamentari – ha infine commentato Maria Iacono – è il frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto il grande contributo delle associazioni presenti in gran parte del territorio Italiano, della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane con in testa il suo direttore Luigi Cantamessa (infaticabile nell’opera di valorizzazione degli antichi tracciati, di RFI), del presidente della Commissione Trasporti della Camera, On. Michele Meta, il cui prezioso lavoro e’ stato determinante nell’avvio e nei passaggi cruciali della legge, dei tanti colleghi che hanno sottoscritto la proposta ed hanno dato il loro contributo al dibattito, dell’ On Romina Mura e della senatrice Cantini, relatrici rispettivamente alla Camera ed al Senato.
Un ringraziamento doveroso va al capogruppo del PD alla Camera, Ettore Rosato ed al Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del turismo Dario Franceschini, al Ministro Del Rio e al viceministro Nencini che sin da subito hanno dato il loro sostegno al progetto di legge.
Tantissimi messaggi provenienti da tutt’Italia – conclude Iacono – hanno confermato ulteriormente quanto atteso fosse questo provvedimento e quanti siano gli appassionati, gli operatori e gli amministratori locali disposti ad investire il loro impegno per valorizzare tante tratte ferroviarie che rischiavano l’abbandono e che invece possono oggi dar vita ad un modello virtuoso e sostenibile di turismo”.