Agrigento: “Basta con polemiche inutili e continui attacchi personali”
Interviene il Presidente Catalano in merito all’ennesimo attacco mosso nei suoi confronti ieri dalle consigliere di opposizione Palermo e Carlisi, con cui veniva lamentato uno stop imposto dalla Catalano ai Consigli comunali ed in cui si rispolverava il “tormentone” dell’indennita’ Presidenziale. “Spiace costatare un accanimento chiaramente personale nei miei confronti intensificatosi, in barba al principio di uguaglianza ed alla salvaguardia dei diritti delle donne, gia’ nel periodo della mia gravidanza – sebbene, peraltro, la scrivente sia stata operativa fino alle ultime settimane di gestazione e sia rientrata al 35esimo giorno dal parto-e che non accenna a placarsi a dispetto del dialogo e del profilo fortemente democratico che ha sempre contraddistinto le azioni di questa Presidenza.
Per mesi ho evitato di replicare alle continue esternazioni al limite del diffamatorio di cui sono stata costantemente oggetto, ma l’insistenza dell’attacco, originata da un chiaro pregiudizio politico/personale e dal tentativo di offuscare, con le proprie URLA, l’immagine altrui, mi impone di rompere il silenzio per stigmatizzare le strumentali e sgradevoli contestazioni che le due consigliere veicolano attraverso i media concertando, aprioristicamente, invettive gratuite nei miei confronti per finalita’ chiaramente faziose.
Oggi, l’occasione dell’ennesima lagnanza e’ data dalla circostanza di aver precisato alle colleghe Carlisi e Palermo, che non essendosi validamente costituita, per assenza del numero legale, la conferenza dei capigruppo, sarebbe stato opportuno, come sempre si e’ fatto, risentire tutti i capigruppo per concordare le future sedute consiliari. Un primo giro di consultazioni tra tutti i capigruppo ha portato alla fissazione di un appuntamento consiliare per il prossimo 15 Marzo. Gli altri Consigli, valutati gli atti depositati in Presidenza, si fisseranno sentendo, anche per le vie brevi, TUTTI I RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI. Strano che un cosi’ intuitivo concetto di democrazia (forse le colleghe, presenti, avrebbero voluto decidere anche per colleghi assenti) di cui anche le due consigliere hanno sempre beneficiato, sia improvvisamente cosi’ difficile da comprendere. Sembra,poi,surreale,che il non capire degeneri fino ad immaginare (non riesco ad individuare altro termine) un vero e proprio STOP della scrivente ai Consigli Comunali!!!! Ebbene,non ho intenzione di rispondere su insensate, gratuite, fuorvianti, pretestuose accuse,che, come sempre, si evolvono nel conclusivo,anche volgare, ragionamento sull’indennita’ percepita dalla scrivente
E’ oramai chiaro ai piu’, che l’indennita’ della sottoscritta viene, proditoriamente, riferita in lordo(circa 3.660€),ma,chiaramente,percepita al netto e, conseguentemente, in misura grandemente
inferiore (poco piu’ di 2.000€, cui va sottratta la contribuzione obbligatoria,per un netto finale che non raggiunge i 2.000€!!) a quella indicata come lordo e artatamente sbandierata su tutti i media.
Alimentare con dati che si sanno essere non veritieri l’antipolitica dilagante non fa bene a nessuno ed e’oltremodo biasimevole. Peraltro,un concetto che una volta per tutte vorrei affermare, e’ che tanto il gettone quanto l’indennita’ rappresentano un importante passaggio di democrazia che sin dall’eta’ di Pericle ha consentito a tutte le classi sociali di fare politica. In mancanza, solo i possessori di ingenti patrimoni avrebbero potuto dedicarsi a questa. La mia autonomia e’ sempre stata garantita dall’attivita’ professionale di avvocato, legata a lunghi anni di studio e sacrifici personali. Non entro nel merito di cio’ che altri fanno o non fanno nella vita e dei relativi guadagni. Ripeto,e’volgare. Io ho dovuto accantonare l’attivita’ professionale non certo per scrivere qualche comunicato di disturbo ogni tanto, ma perche’, il prestigioso ruolo svolto risulta assorbente di ogni tempo ed energia. E la legge consente a chi,come me,vive del proprio lavoro,di poter far politica ed essere “indennizzata” della perdita di guadagni professionali, non potendosi certo attendere da chi svolge un “munus pubblicum” l’assenza di esigenze quotidiane e di costi di vita necessari. Non mi pare che le colleghe, nonostante contraddittori proclami ed una morbosa attenzione verso l’indennita’ della scrivente, abbiano ad oggi effettuato chissa’ quali rinunce su quanto- legittimamente- spetta a loro per un’attivita’ che,visti i contenuti,potrebbe essere piu’ proficuamente svolta concentrandosi sulle molteplici esigenze della citta’ piuttosto che su ripetitivi, avvilenti, attacchi personali -seppur ammantati di inesistente obiettivita’ data dal ruolo di consigliere- nei confronti della Catalano! Ed e’ sconfortante,lasciatemelo dire,nel giorno della donna, che siano due consigliere a prendere di mira la Presidenza sol perche’, dallo scontro, puo’ forse derivare la tanto agognata visibilita’politica.
Il fine giustifica i mezzi, diceva Machiavelli, ma qual fine v’e’ dietro questa concentrazione morbosa sulla Presidenza? Nulla che abbia a che vedere con il bene della nostra citta’, ma solo, oramai e’ chiaro ai piu’, una ricerca di emergere cercando, con affermazioni avulse dalla realta’ dei fatti, di oscurare altri.
Concludo precisando che il confronto e’ utile e la presenza di un’opposizione puo’ positivamente animare il contraddittorio consiliare, come la quasi totalita’ dei colleghi riescono a fare. Di questo e delle risultanze di un elevato confronto politico ha bisogno Agrigento. L’opposizione alla Presidente Catalano,e’ altro. Ne prendiamo atto…del resto, non e’cosa nuova ed i vicini impegni elettorali non ci fanno certo sperare in piu’ sobri comportamenti. Conservo, tuttavia il desiderio che si recuperino quel senso del dovere e quella onesta’ intellettuale necessarie per far bene, tutti insieme, ciascuno nel proprio ruolo, ma a prescindere dai ruoli stessi e dalle singole posizioni politiche, evitando spreco di energie per conflitti cercati e creati per personali obiettivi politici.
Agrigento merita di più’. Merita il meglio”