Il periodo d’inizio autunno, in Sicilia, spesso si caratterizza per l’intensa attività nei terreni agricoli, soprattutto per le olive e le arance.
Al momento dell’arrivo dei Carabinieri di Sciacca nei poderi di un’azienda agricola di Ribera, alcuni operai che erano intenti a lavorare, alla vista delle uniformi, hanno cercato di sottrarsi al controllo dandosi alla fuga tra i campi. Il tentativo è stato vanificato grazie all’efficace dislocazione del dispositivo messo in campo dai Carabinieri che ha subito permesso di fermare i fuggitivi. In particolare, presso un fondo coltivato ad ulivi, stavano lavorando 5 giovani stranieri non comunitari, reclutati da due soggetti italiani la mattina presto, proprio nel centro crispino. I 5 giovani avevano già raccolto parecchi sacchi pieni di olive, circa 3 quintali, pronte per essere portate al frantoio per la molitura.
Dai successivi accertamenti, è scattato l’arresto per G. C. 43 enne ed U.S. 58 enne, per“Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” ovvero “caporalato”.
Si accertava infatti che i due soggetti, oltre che a sfruttare lo stato di bisogno e di indigenza dei 5 giovani stranieri, li facevano lavorare senza nessun rispetto delle norme sulla sicurezza, con orari difformi da quelli previsti dai contratti e con una paga irrisoria.
I 5 giovani invece, sono risultati privi del permesso di soggiorno e pertanto denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio della Stato.