11:58 – Nella giornata di ieri 23 marzo u.s., in questo capoluogo, all’esito di mirati controlli eseguiti dalla Polizia di Stato, venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria tre cittadini ROM, ritenuti responsabili del reato di ricettazione.
Nel corso dei citati controlli, eseguiti da personale della Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Minori e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, in collaborazione con personale del Corpo Forestale, del Comando di Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico Comunale, veniva rinvenuta all’interno di un pilone del viadotto stradale insistente sulla Via G. Scimè (ex strada di collegamento), una vera e propria abitazione abusivamente realizzata (circondata da rifiuti e, pertanto, in un’area a serio rischio igienico-sanitario) dove risiedevano nuclei Rom, anche minori. Nel corso del controllo, all’interno della struttura sono stati rinvenuti numerosi oggetti di probabile provenienza furtiva, tra cui un televisore, vari cellulari, bigiotteria ed orologi. Veniva, pertanto deferita all’Autorità Giudiziaria la cittadina Rom B.N.E. di anni 36, ritenuta responsabile del reato di ricettazione. Ultimata l’attività di polizia, personale dell’Ufficio Tecnico Comunale provvedeva alla chiusura, mediante la realizzazione di un apposito muretto in cemento e pietra, l’accesso al pilone del predetto viadotto.
Nel corso del servizio, veniva, altresì, effettuato un altro controllo sotto la via Imera, in un’area boschiva demaniale. Anche in questo sito, sotto il relativo viadotto stradale, veniva scoperta una struttura precaria in legno e cartone, recentemente realizzata. Sul posto si procedeva all’identificazione di alcuni cittadini Rom e, nel corso dell’ispezione dei luoghi, veniva rinvenuto e sequestrato altro materiale di, probabile provenienza furtiva, tra cui, televisori, monitor di computer, tastiere, telefoni cellulari, oggetti in oro ed argento, orologi e bigiotteria.
Sono stati pertanto denunciati per il reato di ricettazione due dei soggetti presenti all’interno della citata baracca: C.I.C. , di anni 35 e Z.I.B., di anni 20, Rom senza fissa dimora, mentre i rimanenti componenti del nucleo familiare venivano sottoposti a rilievi foto segnaletici da parte del personale della Polizia Scientifica.
Il materiale sequestrato verrà inserito nel sito della Questura di Agrigento per eventuale riconoscimento e restituzione agli aventi diritto.