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AGRIGENTO: Fallito, il progetto che le ditte Iseda e Sea per “invitare” i commercianti ambulanti del mercato del venerdì, a ripulire al meglio le aree di loro competenza.

Niente da fare. E’ sostanzialmente fallito, il progetto che le ditte Iseda e Sea avevano pensato, insieme all’Amministrazione Comunale di Agrigento, per “invitare” i commercianti ambulanti del mercato del venerdì, a ripulire al meglio le aree di loro competenza, al momento dello smontaggio delle loro postazioni.

Ieri mattina infatti, insieme all’assessore al ramo Franco Miccichè e ad alcuni Vigili urbani, gli incaricati delle due imprese, avevano consegnato circa 200 grandi sacchi dove poter raccogliere i rifiuti in modo che piazza Ugo la Malfa, non si presentasse nelle prime ore del pomeriggio, come una discarica a cielo aperto.

“Dobbiamo purtroppo riscontrare – commenta l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – che anche questo tentativo è fallito. Abbiamo potuto constatare e documentare attraverso un dossier fotografico, che gli ambulanti, non solo hanno smontato in ritardo le loro attività, ma che la piazza è stata lasciata in pessime condizioni rendendo vano il nostro acquisto e la nostra distribuzione di centinaia di sacchetti che sono stati utilizzati per altri scopi”.

Già la scorsa settimana Iseda e Sea avevano lanciato un appello all’amministrazione comunale affinchè disponesse maggiori e più capillari controlli al mercato del venerdì.

“Ogni settimana – aggiunge Alongi – ci troviamo nelle condizioni di lavorare con grande difficoltà per ripulire l’area sia perché molti degli ambulanti ultimano le operazioni di smontaggio ben oltre le ore 14, sia perché alcuni di essi lasciano l’area di loro pertinenza, sporca e con rifiuti di ogni genere ai bordi dei marciapiedi o lungo la strada. Noi torniamo a chiedere più collaborazione agli ambulanti ma anche più controlli dall’amministrazione comunale di Agrigento nelle ore in cui è previsto lo smontaggio delle baracche e delle attività commerciali in genere, soprattutto quelle che riguardano il settore alimentare”.

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