Agrigento. La Polizia di Stato esegue misura cautelare
Ha continuato a commettere furti nonostante fosse gravato da misura cautelare. Per questo il GIP presso il Tribunale di Agrigento ha disposto l’aggravamento di detto provvedimento restrittivo con la misura della custodia in carcere eseguita dalla Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri. L’ordinanza eseguita dagli agenti della Squadra Mobile riguarda F. R., classe 91 gravato dalla misura cautelare congiunta dell’obbligo di dimora ed obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, poichè il 3 maggio dello scorso anno veniva colto nella flagranza del reato di furto aggravato, in quanto sorpreso dagli agenti a rubare all’interno di un villino di San Leone. Secondo le indagini condotte dalla Polizia di Stato, sebbene gravato dalla misura cautelare, il giovane ha continuato nella sua attività criminosa, rendendosi responsabile di un ulteriore episodio di furto con strappo consumato in Raffadali lo scorso 08 maggio. Inoltre, nel corso del procedimento penale a carico dell’uomo veniva acquisita una relazione tecnica della Polizia Scientifica che aveva rilevato in sede di sopralluogo condotto a seguito di un furto in abitazione consumato in questo capoluogo, un’impronta papillare risultata appartenere al giovane. Pertanto, ritenuta l’inadeguatezza della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. a contenere l’abitualità criminale dell’uomo e continuando a sussistere le esigenze cautelari alla base dell’adozione del provvedimento restrittivo, il GIP ha sostituito la citata misura cautelare con quella più afflittiva della custodia in carcere eseguita ieri pomeriggio dagli agenti della Mobile che, dopo le formalità di rito, hanno trasferito il giovane presso il carcere di Agrigento.