“Il 27 gennaio 2006 – scrive La Scala – è una data difficile da dimenticare, da buon cittadino ho atteso 10 anni e un giorno per questo riconoscimento. Ringrazio l’Amministrazione comunale e la Commissione che, in tempi strettissimi, sono passate dalle carte ai fatti. Sono contento anche per la strada che è stata scelta per l’intitolazione, considerato che tale via, adesso intitolata a mio Padre, si trova nella zona vicino al luogo in cui egli viveva.
Questa zona adesso- spiega il Consigliere – è il parcheggio dei “furgonisti” che aspettano la chiamata per andare a lavorare. Molte generazioni addietro invece, era un luogo molto frequentato dai carrettieri per la presenza del mulino. Proprio da quel mulino, meglio conosciuto come Mulino Cacciatore, – aggiunge – con i carretti arrivava il frumento e allo stesso modo partivano i sacchi carichi di farina destinati ai vari forni della città e della provincia.
Questa intitolazione – conclude Marcello La Scala – è un riconoscimento che la città dona ad un uomo che alla sua città ha donato molto e a cui molto continua a donare quotidianamente grazie alla sua eredità culturale. GRAZIE”.