Si tratta di impianti acquistati con una spesa non indifferente ma poi spenti per la mancanza di finanziamenti regionali da destinare alla manutenzione. Soldi pubblici sprecati, con la conseguenza che la nostra città di fatto non rispetta le norme relative al rilevamento della presenza delle polveri sottili nell’aria. Nessun ente pubblico, nessun funzionario strapagato per tutelare la nostra salute, nessun amministratore che si è presentato ai cittadini con la promessa di garantire i loro diritti si è posto in questi anni il problema di rimettere in funzione le centraline, di affrontare le spese per la loro manutenzione, di farci sapere cosa respiriamo.
Questa indifferenza verso la nostra salute dimostra come assolutamente insensibili siano le persone che dovrebbero assicurare ai cittadini che pagano le tasse le migliori condizioni di vita e di salute.
Eppure ad Agrigento proprio Legambiente è presente con uno dei suoi storici esponenti in giunta e di certo sarebbe legittimo aspettarsi molto di più rispetto al passato, almeno riguardo alla trasparenza dei dati intorno all’elettromagnetismo, all’inquinamento atmosferico, all’inquinamento acustico. Ma il potere evidentemente logora anche gli ambientalisti.
Queste amare considerazioni e questa denuncia, che speriamo venga presa in considerazione dalle autorità competenti, noi del Movimento Cinque Stelle di Agrigento ci sentiamo di presentare ai cittadini alla luce di quanto si attesta nel dossier di Legambiente.
La conclusione ci appare scontata: siamo governati da dilettanti che pensano di salvare la città con qualche vasetto e segando alberi mentre non hanno alcuna idea intorno all’aria che respiriamo, all’elettromagnetismo, all’inquinamento acustico”.
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