Considerato che il Comune di Agrigento, – aggiunge La Scala – in occasione delle diverse consultazioni politiche, amministrative, referendum ecc, dovrà avvalersi della collaborazione di scrutatori di seggio;
che allo scrutatore di seggio spetta un’indennità in denaro, la cui entità è stabilita per legge e varia in funzione del numero di elezioni che si svolgono nel medesimo giorno;
che gli scrutatori sono individuati ai sensi dall’art. 6 della legge n. 95 dell’8 marzo 1989, come sostituito dall’art. 9, comma 4, della legge 21 dicembre 2005, n. 270 , ulteriormente modificato dalla legge n.22 del 27 gennaio 2006, tra gli elettori iscritti nell’albo unico degli scrutatori di seggio elettorale;
che tale normativa dà ampia discrezionalità nella formazione delle graduatorie tra i cittadini che hanno espresso la loro disponibilità ad entrare nell’apposito albo.
Dando seguito a questa semplice proposta, il Comune potrebbe pubblicare un avviso con il quale invitare gli iscritti nell’Albo degli scrutatori a produrre autocertificazione relativa al proprio stato di disoccupazione/inoccupazione: dichiarazione che gli uffici comunali preposti – conclude La Scala – verificherebbero attraverso i dovuti accertamenti”.