Attenzione ai servizi a richiesta individuale tra cui quelli per teatri e musei (nel 2017, a fronte di un incasso preventivato di 30mila euro si prevede una spesa di oltre 340mila €), freno alle spese per questi servizi, alcuni giudicati accessori dai revisori, da limitare per non gravare i bilanci.
Manca anche il programma delle collaborazioni autonome in quanto, si legge nella relazione, non è prevista alcuna collaborazione nel triennio 2017-2019 ma i revisori fanno osservare che esiste un incarico di portavoce conferito dal sindaco e che quindi tale programma deve essere approvato.
Anche quest’anno si registra il giochino degli immobili messi in vendita, ma di impossibile realizzo; le cifre di incasso però sono state inserite per far pareggiare i conti.
Tra gli incassi presunti quelli della lotta all’evasione. Certezze non ce ne sono, soprattutto se non si investe, in personale e formazione, sulla compagine che dovrebbe scovare gli evasori.
Si chiede chiarezza per la Fondazione Teatro Pirandello e CUPA la cui sovvenzione aggrava i pericolanti bilanci agrigentini.
Spese proibite quindi per il Comune. Esattamente come per i cittadini che, vessati dalle ultime bollette, si avvicinano ad un Natale e ad un Capodanno amaro.
I Consiglieri questo bilancio se lo troveranno tra i 2 cenoni. Indigesto da approvare”.