Agrigento, Comuni, Coronavirus (COVID-19)

Agrigento, Piparo: “E’ tollerabile l’apertura di un punto Covid-19 (quarantena) in pieno centro commerciale?”

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Ad Agrigento,  Piparo, già candidato al Consiglio comunale, rivolge un accorato appello al Prefetto e al Sindaco affinchè riconoscano “come inammissibile  la creazione di un centro quarantena Covid-19 nella struttura ricettiva dell’Hotel Akrabello al Villaggio Mosè, e che, di conseguenza, ristabiliscano il livello di sicurezza indispensabile in un momento cosi particolare”. – afferma Gerlando Piparo (FdI)

“La drammaticità del momento collegata alla Pandemia del COVID-19 , le decine di migliaia di decessi , in Italia , il disagio e le sofferenze dei malati , dei familiari , l’ eroicità dei medici , infermieri di tutti gli operatori sanitari , delle forze dell’ ordine, del mondo del volontariato , del personale  dei supermercati ,ci impongono di pensare  e parlare con saggezza , serenità e rispetto.

Ognuno di noi sviluppa paure, tensioni, ansie secondo la propria sensibilità.

C’è anche tanta rabbia rispetto a ciò che questa terribile esperienza sta producendo sulle nostre vite. Ha cambiato le nostre abitudini, ha ridotto quasi a zero le relazioni sociali sta mettendo a dura prova la tranquillità familiare e anche economica.

Il momento ci impone però ad una seria riflessione e ci invita a riconsiderare le nostre priorità ed interessi di parte. Il problema principale in questo momento è la tutela della salute dei cittadini in particolare dal contagio da Covid -19 anche rinunciando a condizioni consolidate, e non dimenticando la domanda di salute proveniente dagli altri cittadini afflitti da malattie diverse.

Io parlo come semplice cittadino di Agrigento residente al Villaggio Mosè, lo faccio con grande senso di responsabilità e mi tengo ben lontano dal portare avanti propagande di terrorismo e caccia all’untore di “manzoniana” memoria .

Ma sono consapevole e lo siamo tutti qui, noi residenti “Villaggisi”,  che la dislocazione dei pazienti in quarantena affetti da covid-19 nella struttura alberghiera del Villaggio Mosè non sia consona, adatta e giovevole alla comunità .

I motivi sono evidenti, nello stretto giro di 200 mt si trovano 2 supermercati, una farmacia, un tabacchino, un panificio, 2 banche, un distributore di carburante e cosa fondamentale tutti i residenti.

E’ lampante che c’è qualcosa che non va ed i rischi di contagio anche involontari sono altissimi! Invito, pertanto, a riconsiderare le priorità e gli interessi di parte, dando precedenza alla salvaguardia della salute pubblica dei cittadini residenti al Villaggio Mosé.

Sicuro dell’intervento immediato e puntuale degli enti preposti, in persona del Prefetto, del Sindaco, nel considerare “INAMMISSIBILE” la creazione di un centro quarantena Covid-19 nella struttura ricettiva del Villaggio Mosè, sia tale da ristabilire quel livello di sicurezza indispensabile in un momento cosi particolare”.

 

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