“Premesso che – scrive La Scala – sono spese di rappresentanza tutte le spese funzionali all’immagine esterna dell’Ente con riferimento ai propri fini rappresentativi ed istituzionali, finalizzate a mantenere o ad accrescere il prestigio dell’Amministrazione comunale, inteso quale elevata considerazione, anche sul piano formale, del suo ruolo e della sua presenza nel contesto sociale, interno ed internazionale, per il miglior perseguimento dei propri fini istituzionali;
tutti i documenti amministrativi relativi ai rimborsi delle spese di rappresentanza – spiega il Consigliere – devono essere pubblici e qualunque cittadino deve poter accedere agli stessi attraverso la visione e l’estrazione di copia degli atti e comunque nel rispetto del diritto alla riservatezza dei dati personali relativi a terzi e nel rispetto della legge sulla privacy.
I consiglieri comunali – scrive La Scala – hanno diritto ad accedere a tutti i documenti e alle informazioni relative alle spese di rappresentanza, senza alcun limite, salvo nei casi previsti dalla legge, ai sensi dell’art. 43 comma 2 del Decreto Lgs. 267/2000.
Vi è inoltre l’obbligo di pubblicazione dell’elenco delle spese di rappresentanza, introdotto dall’art. 16, c. 26, del D.L. 138/11, che va redatto sulla base dello schema previsto dal D.M. 23/1/2012 e va allegato al rendiconto, trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti e deve essere pubblicato, entro 10 giorni dall’approvazione del rendiconto, sul sito internet dell’ente.
Considerato che attualmente nel sito web del Comune di Agrigento è stato inserito il prospetto delle spese di rappresentanza degli anni finanziari 2011 – 2012 – 2013 – 2014 e che lo stesso Comune non ha un regolamento comunale delle spese di rappresentanza, si propone di pubblicare mensilmente, a partire dal mese successivo all’approvazione della presente delibera, sul sito istituzionale del Comune di Agrigento, il prospetto delle spese di rappresentanza di tutti i soggetti autorizzati ad effettuare tali spese per conto dell’ente, per il tramite del responsabile di area competente e le relative certificazioni fiscali, siano essi scontrini o ricevute fiscali o altri documenti utili al fine di assicurare la massima trasparenza su tali spese.
Si propone inoltre di incaricare il dirigente degli uffici finanziari del Comune a presentare un regolamento comunale delle spese di rappresentanza, entro i prossimi due mesi, da sottoporre all’esame del Consiglio comunale per l’approvazione.
Occorre redigere un regolamento – spiega La Scala – che disciplini i casi ed i limiti nei quali è consentito da parte dell’Amministrazione comunale sostenere spese di rappresentanza e che stabilisca quali siano i soggetti appartenenti agli organi di governo del Comune, autorizzati ad effettuare tali spese al fine di garantirne la massima trasparenza.