Agrigento: Referendum 17 aprile 2016. Pubblicato il vademecum per la propaganda elettorale
Il Comune di Agrigento, a seguito di circolare informativa da parte della Prefettura, in vista dello svolgimento delle prossime consultazioni elettorali (Referendum popolare avente ad oggetto l’abrogazione parziale del comma 17, terzo periodo, dell’art. 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Norme in materia ambientale – come sostituito dall’art. 1, comma 239, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato – legge di stabilità 2016) indette per il giorno 17 aprile 2016, ricorda ai Partiti e ai Gruppi politici che partecipano alla consultazione referendaria, l’ osservanza della normativa che disciplina l’attività di propaganda elettorale, affinché il confronto politico si svolga in un clima di serena dialettica democratica nonché nell’assoluto rispetto delle regole, garantendo altresì la tutela dell’ambiente, del patrimonio storico, monumentale e artistico. In particolare si ricorda che l’affissione di stampati, giornali murali o altro e di manifesti di propaganda, da parte di partiti o gruppi politici che partecipano alla competizione referendaria, è effettuata esclusivamente negli appositi spazi a ciò destinati da ogni Comune. Negli spazi assegnati si possono affiggere esclusivamente manifesti creati appositamente da chi ha richiesto lo spazio. Sono vietati gli scambi e le cessioni delle superfici assegnate. Sono vietate l’affissione di materiali di propaganda elettorale al di fuori degli appositi spazi destinati a ciò da ciascun Comune, nonché le iscrizioni murali e su fondi stradali, palizzate e su monumenti ed opere d’arte di qualsiasi genere a tutela del decoro e dell’estetica cittadina. Devono essere rispettati i manifesti affissi regolarmente, che pertanto non devono essere strappati, deturpati o coperti. Dal 30° giorno precedente la data fissata per le votazioni (18 marzo 2016) è sospesa ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa a carattere fisso (ivi compresi mezzi luminosi, striscioni o drappi, a mezzo di cartelli, targhe, globi, palloni aerostati ancorati al suolo) con esclusione delle insegne indicanti le sedi dei partiti. E’ vietata altresì ogni forma di propaganda luminosa mobile. Non possono essere lanciati volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico, mentre ne è consentita la distribuzione a mano. Dal 18 marzo e sino alle ore 24,00 del 15 aprile 2016, possono tenersi riunioni elettorali senza l’obbligo di preavviso all’Autorità di P.S.. Durante questo periodo l’uso di altoparlanti su mezzi mobili è consentito solo per il preannuncio dell’ora e del luogo in cui si terranno i comizi e le riunioni di propaganda elettorale e solamente dalle ore 9.00 alle 21.30 del giorno della manifestazione e di quello precedente. Dalla data di convocazione dei comizi elettorali sino al penultimo giorno prima della votazione (15 aprile 2016) sono ammesse soltanto le seguenti forme di messaggi politici su quotidiani e periodici: annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi, pubblicazioni destinate alla presentazione dei programmi referendari, pubblicazioni di confronto tra più candidati. Dal 15° giorno antecedente quello della votazione (sabato 2 aprile 2016) sino alla chiusura delle operazioni di votazione, è vietato rendere pubblici o comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle votazioni e sugli orientamenti politici di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto. Dal giorno antecedente quello della votazione (dalle ore 00:01 del 16 aprile 2016) e fino alla chiusura delle operazioni di voto sono vietati i comizi e le riunioni di propaganda in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri manifesti di Prefettura di Agrigento Ufficio Territoriale del Governo 4 propaganda. Nel giorno destinato alla votazione è altresì vietata ogni forma di propaganda entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali. Per quanto riguarda i comizi elettorali i Comuni, a decorrere dal giorno di indizione dei comizi elettorali, sono tenuti, sulla base dei profili normativi regolamentari e senza oneri a proprio carico, a mettere a disposizione dei partiti e dei movimenti presenti nelle competizioni elettorali, in eguale misura, i locali di proprietà comunale già predisposti per conferenze e dibattiti. Le piazze principali e le altre maggiormente richieste verranno assegnate dal Comune, a seguito di regolare istanza, non prima dei tre giorni antecedenti la manifestazione e non oltre le ore 18.00 del giorno precedente. Il Comune concederà la piazza tenendo presente l’ordine cronologico di presentazione delle domande, che non dovranno essere trasmesse a mezzo fax. I comizi in luogo pubblico potranno essere tenuti tutti i giorni feriali e festivi in orari prestabiliti. Alle ore 24.00 di venerdì 15 aprile i comizi dovranno avere improrogabilmente termine, come per legge. Dal 30° giorno antecedente quello della votazione è vietata qualsiasi forma di propaganda luminosa mobile. Viene ribadito infine che nei quindici giorni antecedenti la data di votazione e quindi a partire da sabato 2 aprile 2016, sino alla chiusura delle operazioni di voto, è vietato rendere pubblici o comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici degli elettori, anche se tali sondaggi siano stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto. La circolare prefettizia con il vademecum per la propaganda elettorale sono pubblicate integralmente sul sito del Comune www.comune.agrigento.it in un apposito box dedicato alle consultazioni elettorali.